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“Speciale scuola” 2019 sul Fatto Nisseno, l’offerta formativa del Liceo Classico Linguistico e Coreutico Ruggero Settimo di Caltanissetta

Redazione

“Speciale scuola” 2019 sul Fatto Nisseno, l’offerta formativa del Liceo Classico Linguistico e Coreutico Ruggero Settimo di Caltanissetta

Sab, 26/01/2019 - 15:07

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Il Liceo Classico fra tradizione e innovazione. Quattro anni non son pochi…

Tempo di scelte difficili. Tra la molteplicità delle offerte formative che tutte le scuole in queste settimane stanno avanzando agli studenti e alle famiglie che si apprestano a decidere quale indirizzo di studio intraprendere vi è la proposta del Liceo Classico quadriennale.

 Non è una scorciatoia per il raggiungimento del diploma, ma un percorso organico mirato a compattare i saperi e le conoscenze che sono fondanti dell’indirizzo di studi classici.  Un indirizzo classico che vuole rinnovarsi per stare al passo con i tempi che stiamo vivendo e per collocare i nostri studenti ai livelli di istruzione europei. L’enfasi è posta sulla didattica, sulla scelta metodologica che accomuna tutte le discipline e che aiuta a sviluppare le competenze necessarie a sostenere la crescita e la formazione del discente. Didattica che pone al centro della sua azione lo studente che avverte il bisogno di diventare sempre più consapevole della sua realtà di cittadino aperto alle istanze che provengono da una società che è cambiata e che è in continuo divenire.

Come docenti del liceo Classico abbiamo raccolto la sfida di elaborare il percorso quadriennale senza togliere ore di lezione preziose, ma abbiamo pensato di lavorare diversamente in queste ore, sfruttando momenti di compresenza, di ricerca-azione, di dibattito e confronto, abbiamo pensato a fare lezioni in spazi che non siano solo l’aula, spazi che stimolano l’apprendimento.

L’impianto metodologico è il fiore all’occhiello di questa nostra sperimentazione e costituisce l’asse portante dell’impianto formativo. Nulla rispetto all’indirizzo tradizionale è stato tralasciato, anzi l’offerta si arricchisce del supporto dei contenuti di materie quali il Diritto o la conversazione in lingua straniera; conosce, sfrutta ed utilizza le nuove tecnologie, le piattaforme e gli ebook per lo studio e per il lavoro.

Il Liceo Classico Ruggero Settimo, ricordiamocelo, è stata una scuola sempre attenta ai cambiamenti e alle istanze che provengono dalla società, alle sfide che il MIUR ha lanciato in questi decenni: pensiamo con orgoglio alla sperimentazione Brocca ad indirizzo classico e linguistico che ha formato con successo tanti ragazzi della nostra città e della nostra provincia, pensiamo alla scuola digitale, e ai tanti progetti che hanno sostenuto la nostra azione didattica in tutti questi anni.

 Il Liceo Classico di Caltanissetta è tra le cento scuole in Italia ad aver ottenuto, già nello scorso anno, l’autorizzazione da parte del MIUR ad avviare un corso di studi quadriennale: hanno valutato la nostra sperimentazione e creduto nella sua forza, quella di bilanciare tradizione e cambiamento.  A volte siamo spaventati dalle novità, ma nella scelta che come genitori dobbiamo fare insieme ai nostri figli dobbiamo pensare concretamente ai nostri ragazzi e valutare il loro bene con un gesto di fiducia verso un’istituzione scolastica che è stata protagonista della storia della nostra città.

Un Liceo Quadriennale che si apre al mondo, che si internazionalizza, che fa da motore alla società verso un futuro più significativo per i nostri giovani.

Prof.ssa Caterina Miraglia

SCEGLIERE IL FUTURO

È tempo di scegliere la scuola da frequentare per i prossimi cinque anni, la scuola più adatta alle aspirazioni personali e a prepararsi per un futuro in cui le capacità, le competenze e i saperi saranno necessari per un ottimo inserimento sia nei percorsi universitari, sia nella vita sociale e lavorativa.

Il Liceo offre questo scenario di futuro a tutti i ragazzi e le ragazze che sanno impegnarsi e farsi coinvolgere in un progetto importante e stimolante, che permetta loro di proseguire gli studi su una solida via, che affonda le sue fondamenta sulla tradizione della cultura umanistica e scientifica e che si sviluppa attraverso esperienze formative di alto valore innovativo.  Si tratta di scegliere il proprio indirizzo di studi, classico, linguistico o coreutico con le diverse articolazioni e potenziamenti, quinquennale o quadriennale, ma anche l’ambiente per l’apprendimento più stimolante e più sereno dove poter star bene e condividere percorsi di crescita all’interno di una cornice di valori alti e di relazioni formative importanti, con gli educatori e con i pari.

Si tratta di scegliere la scuola in cui si possa divenire da subito protagonisti della vita sociale e culturale che all’interno si respira, in cui il clima organizzativo è favorevole alla partecipazione e alla creatività, a potenziare la propria identità e arricchire il bagaglio di saperi da portare con sé nella vita.

Scegliere il Liceo Ruggero Settimo significa garantirsi tutto questo potendo costatare che gli studenti e le studentesse che da oltre 150 anni fino ai giorni nostri l’hanno frequentato, sono da sempre la testimonianza del successo dell’impresa formativa di istruzione ed educazione che ha il compito di realizzare, sempre al passo con i tempi. Chi entra nei percorsi Liceali  offerti dal nostro Istituto avverte sin da subito di far parte di un progetto di crescita e sviluppo di grande attrattività e fascino, di poter ricevere tante forme di sostegno (sportelli didattici, corsi di recupero, percorsi per Bisogni Educativi Speciali, contributi, laboratori, certificazioni linguistiche, opportunità per eccellere…) per restare orientati verso il futuro; si accorge di vivere in un ambiente aperto e dinamico in cui ci si prende cura del benessere di ciascuno e di tutti, di essere cittadini del mondo a contatto con una pluralità di “mondi”. Altissimo è infatti il tasso di internazionalizzazione dei nostri percorsi e l’attenzione a certificare le competenze acquisite e ad offrire opportunità affinché queste “possano manifestarsi.

Per conoscere più approfonditamente l’offerta formativa della scuola abbiamo organizzato specifici percorsi di orientamento e azioni di informazione e, tra queste, la pubblicazione del nostro Piano Triennale dell’offerta formativa (PTOF) consultabile sul sito del MIUR “Scuola in chiaro” e sul sito web www.liceorsettimo.gov.it

Entra anche tu nel mondo del Liceo Ruggero Settimo; i tuoi anni migliori cominciano qui.

“Al premio Mondello c’eravamo anche noi”

I nostri studenti hanno fatto parte della giuria del premio Mondello Giovani, scrivendo una recensione. Il 30 novembre Giulia Bruno, della classe VBC, è stata premiata per il suo lavoro. Emozionanti le sue parole.

Recensire un libro è filtrare attraverso la propria anima e la propria storia le parole di qualcun altro, le quali, a volte, possono travolgere o rimanere incise per sempre, permettendo di sperimentare “la bellezza della letteratura, nella scoperta che la propria solitudine è una solitudine universale”.

“Tu appartieni.” (Fitzgerald)

Appropriarsi delle parole di qualcun altro e commentarle mettendole a nudo è un’operazione a cui bisogna prestarsi con rispetto, empatia, delicatezza e umanità; trattando ogni pagina come una gemma preziosa di chi, con coraggio, dona una parte di sé.

La recensione al libro di Davide Enia, è stata quasi una rielaborazione necessaria. Questo ha aperto una fessura nella mia coscienza di figlia, di siciliana, di donna che vive un’epoca fatta anche di tragedie e dolori di una portata storica dalla difficile lettura, di cittadina italiana, di cittadina del mondo. Le pagine di “Appunti per un naufragio” hanno fatto emergere in me un’urgenza esplosiva di verità e giustizia, hanno “cambiato il mio rapporto con l’orizzonte”.

L’aver partecipato con tale recensione al “premio Mondello” ha caricato di responsabilità l’analisi del libro, poiché tale “competizione” conferisce grande importanza al giudizio e alla sensibilità di noi ragazzi.

E poi, inaspettatamente, la premiazione!

Ero in fondo alla sala quando ho sentito il mio nome al microfono e i ragazzi del liceo che avevano concorso con me urlare…  ho letto al pubblico la “motivazione” pensando per tutto il tempo che probabilmente non ce l’avrei fatta con il fiato!

Quando ormai la premiazione era giunta al termine, un incontro speciale ha aggiunto significato a quel momento; il padre dell’autore, uno dei protagonisti del libro, mi ha ringraziata per aver scritto di quella trama leggera e intricata del legame tra lui e Davide. È stato bellissimo.

A coordinare i lavori di questa magnifica esperienza è stata la professoressa Romano che, con la sua presenza determinante e affettuosa, ha accompagnato ognuno di noi in tutte le tappe di questo percorso, con rispetto e fiducia.

Un ultimo grazie va a Davide Enia, per avermi insegnato che, nonostante il naufragio, ognuno di noi “ha-sempre- un approdo”.

“Chi sarebbe fra noi due la maschera?”

Francesco Tona, premio Scrittura Creativa alla 55a edizione del Convegno Studi Pirandelliani, ci racconta la sua esperienza

Quando siamo partiti avrei potuto aspettarmi di tutto, tranne di essere chiamato sul palco per ritirare il premio “Scrittura Creativa” del Convegno Pirandelliano. L’ultima sera era quella delle premiazioni. Si notava che c’era più attenzione, quasi tensione. Dopo i cortometraggi, era il momento della scrittura creativa. Una mia compagna mi ha appena finito di sussurrare:” Stasera sento che vincerai”.

E proprio mentre rispondo con un ironico “Seee” che sento: “Il secondo premio va al testo di Francesco Tona”. Mi giro verso i miei compagni con la bocca spalancata, mentre mi spingono fuori dalla fila di sedie per andare sul palco. L’adrenalina è alle stelle. Solo un po’ di autoironia mi ha aiutato a rilassarmi.

Pirandello, dopo aver subito la mia violenta accusa, ha avuto la sua vendetta, facendomi dimenticare i motivi per i quali sono stato premiato. Non li ricordo. Ero troppo emozionato.

La cosa più bella, però, è stata conoscere Arturo Puoti, il ragazzo di Napoli che è stato assalito ed accoltellato da una gang napoletana. Io ero andato per stringergli la mano e per complimentarmi per la sua forza, quando lui mi ha detto: “Sei stato grande! Porta sempre con onore questa targa. Come io porto questa” ha detto indicando la sua ferita al collo” Tu devi portare con onore questa, perché l’hai meritata; questa è tua e lo sarà per sempre”.

Mi ha emozionato. Questa cosa mi è rimasta nel cuore più di tutte.

Questo sarà ciò che racconterò quando mi chiederanno della 55ª edizione del convegno pirandelliano.

Il metodo natura per l’insegnamento del latino e del greco: la parola agli studenti

Sin da piccola sono stata affascinata dal latino e dal greco, due lingue antiche ma di sicuro non “morte”. Studiandole è possibile assaporare tutti gli aspetti della cultura romana e greca, ogni singola parola ci fornisce informazioni sul modus vivendi di persone che un tempo hanno parlato queste lingue, sulle loro abitudini, sui loro usi e costumi, sul loro modo di pensare, di vestire, di mangiare. Credo che sia meraviglioso conoscere così a fondo un popolo partendo dalla sua lingua. Una volta arrivata al liceo classico, quella che era una curiosità iniziale si è trasformata in una vera e propria passione.

Non mi pento minimamente di essermi iscritta nella mia scuola e soprattutto sono entusiasta di aver avuto l’opportunità di studiare il latino e il greco con il metodo natura. Penso che per conoscere una lingua sia necessario parlarla e scrivere adoperandola, viverla quotidianamente: è quello che facciamo con il metodo Ørberg, purtroppo, a volte, soggetto a luoghi comuni da sfatare. Per esempio, molti sono convinti che, studiando il latino e il greco con questo sistema, si tralasci la grammatica; in realtà non è così, infatti, la grammatica nasce per dare un ordine e delle regole ad una lingua la cui funzione principale resta comunque la comunicazione. Quindi parlando, scrivendo e leggendo in latino o in greco, automaticamente impariamo le regole grammaticali e sviluppiamo una maggiore padronanza della lingua. Ciononostante anche il nostro libro ci fornisce una grammatica chiara e dotata di tavole per consolidare le conoscenze acquisite dalla lettura e avere un quadro generale di ciò che abbiamo imparato. Con questo metodo si apprende un gran numero di vocaboli che sono estremamente utili anche nella traduzione con il dizionario. Avendo un lessico ricco è possibile ottimizzare i tempi di ricerca sul vocabolario e concentrarsi maggiormente sulle sfumature di significato delle parole. Uno dei vantaggi di questo metodo, che ho potuto constatare in questi due anni, è che il nostro modo di studiare il latino e il greco non è una novità ma è il metodo più ovvio e naturale per imparare una lingua, un metodo che non preclude né la grammatica né l’uso del dizionario ma che anzi li arricchisce, un metodo più divertente rispetto a quello tradizionale ma non per questo meno funzionale che ci fa entrare a pieno nel mondo greco e romano. Ritengo che per imparare una lingua occorra prendere confidenza, conoscere la maggior parte del lessico frequenziale, usarla in tutte le sue sfumature ogni giorno e tenere sempre sotto braccio il dizionario e il libro della grammatica e penso che il metodo natura abbia come fondamenta proprio tutto questo e che ci permetta di avere una conoscenza a trecentosessanta gradi delle lingue classiche. Sono soddisfatta di aver intrapreso questo percorso di studi.

Alessandra Spataro IICC

CU AVI LINGUA, PASSA U MARI

“Cu avi lingua, passa u mari” ovvero “Chi sa parlare, attraversa il mare” recita un vecchio proverbio della tradizione siciliana che racchiude sinteticamente una verità condivisa e attuale.

Abbiamo voluto rivolgere qualche domanda a riguardo ai nostri studenti, per farci raccontare la loro esperienza con le lingue all’interno dell’indirizzo linguistico del “R. Settimo”

-Secondo te, il metodo utilizzato per lo studio della lingua e delle letterature straniere è efficace e in linea con i tempi?

Sì e lo affermo con convinzione. Lo studio delle lingue straniere rivolto alla comunicazione e alla conoscenza delle letterature è arricchito da tante attività che sicuramente rendono il percorso scolastico   più piacevole e interessante Mi riferisco agli stage, agli spettacoli in lingua, ai progetti PON e alle certificazioni che mi hanno dato la possibilità di mettermi alla prova in contesti diversi da quello scolastico. Come molti dei miei compagni non mi iscriverò in una facoltà di lingue, ma grazie alle conoscenze di tre lingue straniere mi sento pronto ad affrontare il mondo. (Luigi, classe V)

-Perché pensate che sia utile studiare la lingua cinese?

“Abbiamo scelto l’ampliamento formativo con il cinese perché è la lingua più parlata al mondo.  Siamo sicure che potrà servirci soprattutto per trovare lavoro perché l’economia cinese è in espansione ma sono poche le persone che conoscono la lingua” (Sofia e Federica, classe II)

-Se pensi al tuo futuro, come pensi sia spendibile l’ESABAC?

L’ESABAC è un titolo che ci permette di prendere” due diplomi in uno”, dà accesso alle università francesi grazie al potenziamento della lingua e allo studio della storia in francese. Siamo sempre più convinti della sua utilità in previsione delle nostre scelte future dal momento che vorremmo frequentare l’università in Francia. (Anna e Matteo, classe IV)

Infine, abbiamo voluto sentire anche il parere di alcuni dei nostri ex alunni, testimoni credibili di una scelta che ormai risale a qualche anno fa.

“Perché consiglieresti a uno studente di terza media di iscriversi al Liceo Linguistico “R.Settimo”?

-Perché quando ho fatto richiesta per l’Erasmus non ho dovuto sostenere la prova di ingresso (Marco, ingegnere)

-Perché ho acquisito un metodo di studio efficace che mi è stato utile negli anni. (Carla laureata in Giurisprudenza)

-Perché grazie alle competenze logico-comunicative ho superato il test di ingresso nella facoltà di mediazione culturale (Martina)

La colonna sonora della mia vita

Mi chiamo Fabrizio Grispino ed ho 14 anni. Vengo da Valledolmo, un piccolo paesino in provincia di Palermo, e mi definisco un ragazzino con tante ambizioni ma soprattutto con una grande passione: quella per la danza.

Per me la danza è libertà, coraggio di esprimere se stessi integralmente, è bellezza, è armonia e per quanto mi riguarda la colonna sonora della vita.

Questa passione che ho sin da bambino e che mi ha accompagnato negli anni, prende una piega, positiva naturalmente, circa un anno fa quando da studente della scuola secondaria di primo grado mi approccio a una delle scelte più importanti della vita: scegliere il liceo da frequentare.

Non avevo alcun dubbio, secondo la mia predisposizione, il liceo classico era l’ideale per me.

Quando poi tramite le attività di orientamento, grandissimo ausilio per gli studenti, scopro il Liceo Coreutico Ruggero Settimo di Caltanissetta, all’inizio mi è sembrato di sognare: avevo trovato una scuola che oltre agli studi poteva anche coincidere con la mia più grande passione, la danza.

Immediatamente cambiai idea avevo scelto, avevo trovato la mia dimensione.

Proseguii con la prova d’ammissione e fui entusiasta nel sapere che ero stato ammesso.

Oggi sono ufficialmente un alunno di questa meravigliosa scuola: nel mio indirizzo studiamo tutte le materie di un liceo, affiancate però a materie prettamente attinenti alla danza. I docenti che ci seguono in questo percorso hanno un’alta professionalità e preparazione che cercano di trasmetterci quotidianamente durante le loro lezioni.

L’esperienza in questa scuola, dalla quale sto raccogliendo molti frutti, sta risultando molto positiva. La mia è una scelta che rifarei!

Il Museo Scientifico Storico e l’Alternanza Scuola-Lavoro

Dal 14 al 30 settembre 2018 Caltanissetta ha ospitato la manifestazione “Le Vie dei Tesori” aprendo al pubblico luoghi spesso sconosciuti. Tra questi anche il Liceo Classico, Linguistico e Coreutico “R. Settimo” che ha aperto al pubblico la collezione degli strumenti scientifici storici.

L’idea del museo scientifico storico ha preso forma grazie al progetto, “Progettare il museo: Ideazione e Comunicazione”, nell’ambito di Alternanza Scuola Lavoro rivolto alla classe 5BC nel triennio 2015 – 2018, che ha avuto come obiettivo la catalogazione ed il restauro di molti degli strumenti storici del laboratorio scientifico. Ogni strumento così è stato corredato da una scheda in italiano (e molte anche in inglese) che spiega sia la struttura dello strumento che le modalità di utilizzo.

Gli strumenti definiti storici fanno parte della collezione di fisica del laboratorio scientifico del Liceo Ginnasiale Governativo che nel 1863 sostituisce definitivamente il Liceo Gesuitico che era stato fin dal 1809 l’unica scuola superiore operante a Caltanissetta.

Pur cambiando sede nel 1966 quando il Liceo dal centro storico (attuale Biblioteca Comunale “Scarabelli”) fu trasferito nell’attuale istituto non mancarono i locali idonei ad accogliere il laboratorio scientifico e i suoi strumenti che vennero via via implementati con acquisti di nuove attrezzature fino alle moderne interfacce con sensori che “dialogano” con i PC fornendo misure in tempo reale e in grado, con software adatti, di effettuare analisi dei dati.

Gli strumenti storici sono stati oggi sostituiti da modelli nuovi e sicuramente più efficienti grazie all’uso di materiali moderni come il plexiglass o l’acciaio ma il principio fisico è sempre lo stesso: è cambiato il materiale, ma rimane il fascino dell’antico e della storia.

Purtroppo un incendio alla fine degli anni ’80 ha distrutto gli inventari degli strumenti e oggi non è più possibile risalire all’esatto anno di acquisto degli strumenti, ma poiché in alcuni l’etichetta con la dicitura dell’anno è ancora leggibile si riesce a percepire il senso della storia e il senso dell’appartenenza.

I nostri studenti sono stati protagonisti nelle visite guidate, nell’ambito di un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro, accompagnando i visitatori ed illustrando gli strumenti organizzati secondo specifiche sezioni. La scuola si è aperta ancora di più al territorio, accogliendo chi vuole fare esperienze, anche di natura scientifica e, non ultimi, gli studenti degli altri istituti venuti a conoscere e sperimentare.

Giusi Ianuzzo

Contenuti a cura del Liceo Classico Linguistico e Coreutico Ruggero Settimo