Lettera di Salvini al Corriere della Sera: “Sul caso Diciotti non devo essere processato, non mollo e rifarei tutto”

ROMA – “Dopo aver riflettuto a lungo su tutta la vicenda, ritengo che l’autorizzazione a procedere debba essere negata”: lo afferma il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una lettera al Corriere della Sera sulla richiesta inviata dal tribunale dei ministri di Catania a Palazzo Madama in merito al caso Diciotti. “In questo non c’entra la mia persona”, ha precisato il vicepremier. “Innanzitutto il contrasto all’immigrazione clandestina corrisponde a un preminente interesse pubblico, posto a fondamento di precise disposizioni e riconosciuto dal diritto dell’Unione europea”, ha spiegato Salvini.
“In secondo luogo, ma non per questo meno importante”, ha aggiunto il ministro, “ci sono precise considerazioni politiche. Il governo italiano, quindi non Matteo Salvini personalmente, ha agito al fine di verificare la possibilita’ di un’equa ripartizione tra i Paesi dell’Ue degli immigrati a bordo della nave Diciotti. Questo obiettivo emerge con chiarezza dalle conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno del 2018 (precedente ai fatti a me contestati), in cui si legge che “per smantellare definitivamente il modello di attivita’ dei trafficanti e impedire in tal modo la tragica perdita di vite umane, e’ necessario eliminare ogni incentivo a intraprendere viaggi pericolosi”.
“Non rinnego nulla e non fuggo dalle mie responsabilita’ di ministro”, ha concluso Salvini, “sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”

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  • Che uomo! lo sceriffo milanese ha coraggio da vendere! fulgido esempio di coerenza, correttezza e onestà. "boia chi molla" si diceva un tempo! e lui non lo è, caspita! sprezzante verso tutto e tutti, affabulatore esperto sa come toccare le corde emotive dei tanti sfiduciati da politiche malsane e sciagurate. I suoi propositi, tesi a bloccare dilaganti malaffare e sfruttamento ormai cristallizatisi sulle spalle dei poveri immigrati, potrebbero essere anche condividesi con vari distinguo però. La metodologia usata, a parer mio, è sbagliata. L'abusata irruenza verbale. il suo disprezzo per le regole hanno dato "coraggio" a quanti covano rancore verso il prossimo più debole, reo di nefandezze quotidiane. Diffondendo odio e sospetti nonchè reazioni violente. Anche lui, infatti è forte con chi non si può difendere e molle con gli altri. Dice "prima gli italiani", non ricordo che siano state date case a connazionali privi di abitazioni. Non mi risulta che abbia sfrattato casa pound. Non mi risulta che faccia perseguire duramente chi sfrutta donne e bambini. Non proclama - insieme ai suoi degni compari di merenda al governo - lotta dura, per esempio, contro chi mette a repentaglio la vita di tanti ignari spettatori di concerti. E' di ieri, infatti, la notizia che noti organizzatori ITALIANI di grandi spettacoli canori (rolling stones, per dirne una tra i tanti) avessero ingaggiato, a quattro soldi, degli immigrati da poco giunti in Italia, per assegnare loro il delicato compito del servizio d'ordine durante i diversi eventi in questione. Persone senza formazione ed esperienza, che nel caso di incidenti non avrebbero saputo gestirli. Chi sono i delinquenti e gli assassini? non mi risulta che abbia scatenato - lui unitamente ai "signori" del cambiamento - guerra senza quartiere agli evasori fiscali, anzi li hanno condonati. Non mi risulta che abbia chiesto ancora scusa a noi siciliani, e ai meridionali in genere, per tutte le schifezze e le offese portate nel corso del tempo nei nostri confronti. Rimango esterefatto per i voltafaccia di taluni politicanti locali che, pur di cavalcare l'onda vincente, li vedo proni davanti a lui. Povera Italia!

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