TRAPANI – Rotta su Boston. Partenza 26 gennaio. A pochi giorni dalla grande avventura, non stanno piu’ nella pelle i ragazzi dell’Istituto tecnico industriale “Leonardo Da Vinci” di Trapani: “Per il quarto anno consecutivo la nostra scuola e’ in finale, ma stavolta si trova in vetta in Italia”, esulta Erasmo Miceli, dirigente scolastico che guarda con fiducia alla imminente finale del prestigioso torneo internazionale di robotica aerospaziale organizzato dal Mit di Boston e dalla Nasa, lo Zero Robotics High School Tournament 2018.
Il team degli Space Hunters, composto da cinque studenti, a novembre aveva chiuso al primo posto su 148 squadre di tutto il mondo, la fase intermedia – la “3D Competition Simulation Submission” – a dicembre si era piazzata in vetta anche alle semifinali e ora e’ pronta alla conquista dell’America. L’ultimo step vinto dagli studenti trapanesi, infatti, e’ quello delle cosiddette “Alleanze” a cui hanno partecipato assieme ai coetanei di Saratoga (California) e Portland (Oregon). Lunedi’ 28 saranno tra i 400 studenti chiamati a testare il loro codice sui mini satelliti (gli Spheres) a bordo della International Space Station. Saranno supportati nella sfida da veri astronauti.
Eco-spheres e’ il nome dato alla competizione ed e’ ispirata ad una problematica di inquinamento spaziale. La bassa orbita terrestre quella occupata dai satelliti impiegati per lo studio del clima, previsioni metereologiche, studio degli oceani e delle terre emerse, e’ sempre piu’ affollata. E si trattera’ anche di dovere recuperare un satellite in avaria per ripararlo o semplicemente per rimuoverlo. Per far questo, molto verosimilmente verra’ impiegato un altro satellite.
Il team composto da Davide Buffa (5B), Bruno Palermo (5B), Alessandro Rizzo (4B), Ivan Tuselli (4C) e Davide Vultaggio (4B), punta dritto alla vetta, ha vinto con merito la fase della “Alliance Competition”, dove, stringendo un patto con due squadre americane (una high school della California, e una dell’Oregon), ha conquistato il primo posto tra le 14 alleanze. Ma adesso e’ un’altra storia. Dice soddisfatto Giuseppe Laudicina, referente del progetto: “I ragazzi sono stati i primi nelle fasi precedenti, le probabilita’ di vincere sono alte, ma ora si parte da zero. C’e’ una qualita’ alta diffusa nelle scuole italiane, e soprattutto nel Sud, di cui dobbiamo essere fieri e che deve dare fiducia. Questi ragazzi fanno molti sacrifici, sostenuti dagli insegnanti”. L’impresa dei ragazzi trapanesi e’ supportata da due sponsor privati e dalle amministrazioni di Trapani, Erice e Valderice. L’obiettivo di quest’anno consiste nel rendere capace un sistema automatico che opera nello spazio di recuperare un satellite in avaria: bisogna prima superare una zona piena di detriti che possono provocare danni, agganciare poi il satellite e portarlo con se’. Il compito presenta un certa complessita’ tecnica, con precise rotazioni e millimetrici spostamenti per effettuare l’aggancio. Quindi non solo abilita’ nello scrivere il codice e dimestichezza con i sistemi automatici, ma anche padronanza di argomenti di matematica e fisica: vettori, trigonometria, rotazioni, cinematica. Trapani e’ pronta ad andare in orbita.