CALTANISSETTA – Venerdì 11 gennaio si è svolta la riunione annuale degli Uffici Pastorali della Diocesi di Caltanissetta, che si occupano di: Famiglia, Giovani, Lavoro, Salute, Migrazioni, Cultura scuola e università, Vocazioni, Cooperazione missionaria, Ecumenismo, Stampa, Comunicazioni sociali, Beni culturali ed edilizia di culto, Liturgia, Insegnamento Religione Cattolica e Catechistico, Turismo Sport e Tempo Libero, Vita consacrata, Carceri.
Riunite sotto la presidenza del Vescovo, Mons. Mario Russotto, le equipes impegnate negli Uffici diocesani, dopo l’introduzione del Vicario Generale Mons. Giuseppe La Placa hanno riferito, attraverso i rispettivi direttori, sulle attività realizzate indicando le prossime priorità.
«Riscoprire la nostra identità cristiana per entrare in una nuova geografia antropologica, geopolitica, religiosa che ci interpella»: questo il respiro ampio dell’intervento del Vescovo. «Condividere il lavoro delle diverse equipes in tutti i campi dell’attività diocesana, costruisce una rete solida, moltiplica le sinergie, potenzia l’equilibrio che sostiene la nostra Chiesa locale, in una situazione sociale sempre più preoccupante per l’ondata di xenofobia e di egoismo sociale che avanza e chiama in causa il nostro saper essere autenticamente cristiani, non come falange armata, ma per fare lievitare e crescere la nostra società».
«La comunicazione più efficace è quella della testimonianza e dell’esperienza, ha proseguito Mons. Russotto, come è avvenuto con la Missione Giovani, che ha seminato tra i giovani grandi speranze e aperto orizzonti che potranno dare i loro frutti nel futuro».
Ha molto insistito il Vescovo sul metodo della semina nell’azione pastorale: «Non si lavora per raccogliere i frutti a breve, ma per seminare: la stagione della semina è molto lunga e il seme ha bisogno di molto tempo per germogliare, passando per la macerazione e la maturazione. Occorre lavorare con amore di pura perdita, in comunione e con spirito di gratuità, senza attese né pretese». Questo farà emergere e valorizzare «la bellezza che c’è nella nostra Chiesa: non siamo soli, dietro ogni ufficio, ogni azione pastorale, c’è un popolo che si muove e impara a viverla come novità nel proprio cuore».
E i frutti maturano e si raccolgono, come con i progetti della Caritas Diocesana, diretta da Giuseppe Paruzzo, che è stata scelta a livello nazionale per realizzare un progetto europeo costruito sull’animazione solidale del tessuto parrocchiale.
Stop alla povertà: con questo progetto Caritas sono state coinvolte 12 parrocchie in 5 realtà comunali, con Natale solidale quasi 40 parrocchie hanno distribuito agli indigenti voucher solidali per 18.000 euro raccolti tra i fedeli durante le festività natalizie, e con Progetto Betlemme, in sinergia con Migrantes e la parrocchia S. Pio X, aiuto concreto e quotidiano ai migranti rifugiati sotto il ponte di Pian del Lago, con corsi di alfabetizzazione, doposcuola, mensa, cure sanitarie. Promossa la prima Cooperativa di Comunità, che sta entrando nella fase operativa.
Nuova ipotesi di lavoro, il Parco Culturale Ecclesiale, a cura di Pastorale Sociale e del Lavoro e Pastorale del Turismo, Sport e Tempo libero, con un progetto concreto di “economia della bellezza” che valorizzi il patrimonio di storia, arte, cultura che fa del nostro territorio una risorsa preziosa di futuro.
Una Diocesi che vive la quotidianità del suo popolo, con tanto volontariato, anche nella realtà difficile delle carceri, ma che dà valore anche alla bellezza delle sue chiese: cinque nuove chiese costruite negli ultimi 15 anni ed una sesta in progettazione, 34 restauri in altrettante chiese dei diversi comuni, alcune perle antiche, come le chiese di Sutera, completamente restaurate, nuove canoniche e case del clero, a cura dell’Ufficio per i Beni Culturali e l’edilizia di culto che ha seguito i progetti.
Una pastorale sempre più sinodale, come ha sottolineato Mons. La Placa nell’introduzione, condotta in equipe e in sinergia tra i diversi Uffici, come per l’IGF (Insieme Giovani e Famiglie) quest’anno a Resuttano, alla quale stanno lavorando Pastorale Familiare, Giovanile e Ufficio Catechistico, e come L’Anello delle fede, nuovi percorsi di preparazione al matrimonio cristiano, che proprio quest’anno inizieranno a trasformare profondamente la formazione degli sposi e il rapporto con le comunità parrocchiali.
Una semina lunga, impegnativa e generosa, quella della Chiesa nissena, senza misurare con l’audience mediatica l’efficacia dell’azione pastorale. Il tempo del bene non coincide con l’immediatezza di un like con cui i social costruiscono l’opinione corrente: «Il raccolto affidatelo ad altri» ha concluso il Vescovo Mario, prima della sua benedizione.