CALTANISSETTA – Sabato 19 gennaio due importanti appuntamenti promossi dal MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) e dall’OESSH (Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme), due realtà ecclesiali della Diocesi di Caltanissetta
Alle 16,30 nella Sala del Museo Diocesano del Seminario, il MEIC propone un Seminario di studi su: Paolo VI: Cultura e azione sociale. Dopo il saluto introduttivo dell’avv. Edoardo Vagginelli (Presidente MEIC Caltanissetta), interverranno la prof. Fiorella Falci con una relazione su Il contesto storico dell’azione di Paolo VI, e il prof. don Vito Impellizzeri che parlerà del Magistero e la dottrina sociale di Paolo VI”). Mons Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta, tirerà le Conclusioni. Modererà l’incontro il prof. Ferdinando Rovello.
Paolo VI, canonizzato il 14 ottobre scorso, è stato il Papa Santo che per primo nel ‘900 ha costruito il dialogo con il mondo contemporaneo, guidando ad un esito felice il Concilio e dialogando costantemente e pazientemente con tutte le realtà in cui la condizione umana può riconoscere il senso della spiritualità nella vita quotidiana: i paesi in via di sviluppo, il mondo del lavoro, la cultura, un nuovo rapporto di amore e riconoscimento tra la Chiesa e il mondo.
Per i docenti la partecipazione sarà valida anche per l’aggiornamento e la formazione in servizio.
Sempre sabato 19, alle 16,30, nei locali della Cattedrale, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, Delegazione di Caltanissetta, promuove una riflessione sulla Esortazione Apostolica “Gaudete et exultate” di Papa Francesco con un focus su “Gnosticismo e Pelagianesimo” che sarà sviluppato da Mons. Giuseppe La Placa, Vicario Generale della Diocesi e su “L’attività che santifica” a cura dell’Ing. Maurizio Russo, Luogotenente Italia-Sicilia dell’Ordine del Santo Sepolcro.
A proposito di Gnosticismo e Pelagianesimo, Papa Francesco parla di “nemici sottili” della santità, ancora oggi diffusi, dentro di noi e nelle comunità in cui siamo inseriti: consistono nel puntare tutto sulla propria intelligenza e volontà, senza cercare l’apertura umile alla grazia di Dio, l’arrendersi fiduciosi alle mani del Signore.