I nissesi, è ormai risaputo non saranno mai come i francesi. Stasera, per il sit-in, organizzato dai comitati di quartieri e del CCN, erano circa un centinaio. Va riconosciuto il coraggio di chi era presente, perché questa città ha molti timori reverenziali e difficilmente il nisseno ama farsi vedere quando c’è da esprimere un dissenso. Qualcuno ha detto…” siamo pochi ma buoni”. Io personalmente non son d’accordo perché dovevano essere in tanti, dovevano soprattutto esserci i nostri amministratori e politici ai vari livelli per sentire cosa i cittadini, rappresentati dai presidenti dei comitati, avevano da lamentare; dovevano esserci tutti coloro che giornalmente affrontano le difficoltà di una città che lamenta servizi inefficienti, dovevano esserci – cosa che abbiano notato in molti – soprattutto coloro che in primavera si candideranno a guidare la città.
Occasione persa la loro, si, perchè quando la politica prende le distanze dal cittadino e se ascolta, lo fa da lontano, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. O si è rotto il rapporto tra le esigenze dei cittadini ed il politico o il politico pensa solo a farsi eleggere non ascoltando quello che i cittadini vorrebbero che il politico facesse. Probabilmente loro sanno tutto e, dall’alto della loro saccenza, verranno tra il popolo al moneto del voto con l’ennesimo libro dei sogni.
Per la cronaca si è parlato di viabilità, di ospedale, di acqua. Servizi che non possono essere certamente definiti il top in città. Un vero peccato, sarebbe stato uno scambio proficuo di idee e magari avremmo avuto delle risposte di prima mano. Ma purtroppo così non è stato E’ stato sicuramente un bel momento di aggregazione e di scambio e se qualcuno proverà a dire che il sit-in è stato un fallimento, ricordi che il fallimento è solo loro, che ancora una volta hanno dimostrato di essere faziosi e di non aver avuto il coraggio di scendere in piazza e confrontarsi. Ad Maiora