Di Forti ha sottolineato: “Presentiamo ufficialmente alla città ed al territorio questo splendido volume edito dalla Lussografica, frutto del lavoro di tanti autori che ci guidano nella ‘lettura’ di questo palazzo che ha una lunga storia. Determinate l’intenzione della banca: non abbiamo acquistato questo immobile solo perché divenisse la nostra sede, sarebbe stato troppo riduttivo. La banca con l’acquisto di questo palazzo ed il susseguente certosino e non facile restauro, ha voluto stringere la mano alla città e restituire al territorio un bene prezioso. La finalità dell’operazione è stata di tipo culturale. Questa pubblicazione è la sintesi di questa opera di valorizzazione, non solo nostra ma anche dei tanti che hanno collaborato. Il palazzo è compreso nella Rete museale, culturale e ambientale del Centro Sicilia, partecipa alle Giornate Fai e alle Vie dei Tesori, e nel 2014 la federazione Europea dei Club e Centri per l’Unesco, nell’ambito del concorso internazionale ‘La Fabbrica nel Paesaggio’, ha assegnato alla Banca il prestigioso riconoscimento per la qualità del restauro e la valorizzazione del bene”.
L’architetto Daniela Vullo ha poi illustrato i saggi che compongono il volume, mentre l’ingegnere Manlio Averna si è soffermato sull’opera di restauro, narrando dettagli inediti sul lavoro svolto.