PALERMO – “Per 23 anni il piano di risanamento ambientale della Piana di Gela è rimasto lettera morta. Ci chiediamo quali misure indicate nel provvedimento, varato nel 1995, sono state attuate”. Lo dice il deputato regionale del M5S, Nuccio Di Paola che ha presentato una mozione sul punto e chiesto un’audizione in commissione Ambiente dell’Ars, che è stata calendarizzata per il 15 novembre. “Quattro anni fa – ricorda Di Paola – la Regione ha istituito una commissione tecnica per gli interventi di risanamento delle aree ad elevato rischio ambientale, che due mesi fa il governo Musumeci ha deciso di sopprimere. Quell’organismo aveva il compito, fra gli altri, di valutare e attuare i piani di risanamento in aree ad elevato rischio di crisi ambientale, adottare eventuali aggiornamenti, esprimere pareri, individuare le risorse finanziarie disponibili e supervisionare le convenzioni per l’attuazione dei piani di risanamento. Vorremmo capire quali risultati sono stati prodotti dalla commissione e qual è lo stato di avanzamento del Piano per Gela”. Poi, Di Paola dice: “Serve bonificare l’area, anche perché in una relazione dell’assessorato all’Energia, trasmessa il 19 settembre 2018 al Governo, gli uffici dell’assessore Pierobon affermano che ‘lo stato di salute delle acque di falda è drasticamente compromesso per l’enorme quantità di surnatante, una sostanza inquinante, e che il sottosuolo risulta contaminato’”. “Serve chiarezza, lo dobbiamo ad un’intera comunità – conclude Di Paola –, vigileremo anche perché negli uffici della Regione pendono richieste di autorizzazioni di impianti in una provincia, quella di Caltanissetta, già pesantemente compromessa sul piano ambientale. Il governo regionale venga a riferire in commissione sullo stato di attuazione del Piano di risanamento del Piano per Gela”.
di Redazione 3
Dom, 24/11/2024 - 20:42