MUSSOMELI – ( Dall’ufficio Intercomunale dell’Agricoltura) – “Il Dirigente dell’UIA di Mussomeli, dr. Agr. Giuseppe Calafiore, insieme al personale: Noto Maurizio, Canalella Pasquale e Di Lorenzo Luigi, giorno 7 novembre hanno iniziato il monitoraggio dei danni causati dall’esondazione del Fiume Platani nella notte di giorno 3 novembre la cui onda di piena verificatasi tra le ore 21.20 e le ore 21.46 e terminata intorno alle ore 23.00. Le acque del Fiume Platani cariche di materiale di trasporto, detriti lapidei, sabbia, limo ed argilla, hanno inondato le aziende agricole ubicate sui terrazzi fluviale travolgendo tutto quello che hanno incontrato. In particolare gli accertamenti hanno riguardato l’azienda agrituristica dei Fratelli Lanza Luigi e Giuseppe sita in contrada Pennacchio- Mulino in agro di Acquaviva Platani. L’intera attività agrituristica è stata compromessa per invasione dei depositi di fango all’interno dei fabbricati e nelle aree destinate alla ricreazione degli avventori: piscina, solarium ecc. L’azienda è stata flagellata anche nel settore agricolo dedicato alla coltivazione di arance: Brasiliano, Washinton Navel e Arancia Rossa di Sicilia, poiché la corrente scalzando al piede moltissimi alberi li ha trascinati via insieme a tutto l’impianto di irrigazione. Nell’azienda il responsabile Dott. Giuseppe Lanza soccorso da una squadra di ragazzi hanno iniziato a cercare di liberare l’azienda dal fango depositato dalle acque di inondazione che all’interno dell’agriturismo ha raggiunto un livello di 1 metro e 30 centimetri. Altra azienda visitata dal personale dell’UIA è stata quella della ditta Giovino Vincenzo di Campofranco che si dedica alla coltivazione di un esteso fondo in contrada Pennacchio in agro di Acquaviva Platani. Anche in detta azienda la corrente di piena ha travolto ed estirpato l’agrumeto e le coltivazioni di ortive: carciofo, melenzane, finocchio. Nei prossimi giorni l’ufficio provvederà al monitoraggio di altre aziende ubicate sempre sul terrazzo del Fiume Belici e del Fiume Salito. Al termine degli accertamenti si procederà alla proposta di attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole e forestali che prevede interventi compensativi per favorire la ripresa dell’attività produttiva. Il Fondo prevede che possono beneficiare degli interventi, le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, ivi comprese le cooperative che svolgono l’attività di produzione agricola iscritte nel registro delle imprese o nell’anagrafe delle imprese agricole, ricadenti nelle zone delimitate, che abbiano subito danni superiori al 30 % della produzione lorda vendibile.
I benefici previsti comprendono: contributo per danni a carico delle produzioni agricole in conto capitale pari all’80% del danno subito; contributo a carico delle strutture aziendali e alle scorte in conto capitale fino all’ 80% dei costi effettivi per il relativo ripristino”.