Un milione di euro di indennità ancora da pagare ai dipendenti, tredicesime a rischio, e poi tutta una serie di mancati pagamenti e il mancato dialogo col sindacato. Il Nursind non ci sta e nella riunione del direttivo provinciale nisseno ha deciso di intraprendere tutta una serie di azioni di protesta. Lunedì dalle 11 nella sala convegni dell’ospedale S.Elia di Caltanissetta si terrà un’assemblea retribuita alla quale parteciperanno i circa 400 iscritti in provincia e aperta a tutti. “È venuto a mancate dialogo con commissario straordinario – spiega il sindacato – questa situazione che da un lato mortifica la professionalità di ogni dipendente di quest’Asp e dall’altro penalizza pesantemente le economie familiari”.
Il Nursind, guidato a Caltanissetta da Giuseppe Provinzano, protesta tra i vari motivi per il mancato pagamento della produttività anno 2015 per il personale dei presidi di Niscemi-Mazzarino e Mussomeli, per il mancato pagamento di indennità accessorie e straordinario dicembre 2016 e dicembre 2017 e delle ore effettuate alla struttura di San Cataldo nel mese di dicembre 2017 e precedenti. E ancora, per il mancato pagamento dei buoni pasto da giugno a dicembre 2016, per le fasce retributive agli aventi diritto, per il forte ritardo circa il bando di mobilità per Infermieri. Tra gli altri temi anche lo stop allo straordinario per coprire le carenze di organico e il ricorso al lavoro straordinario effettuato senza alcun controllo.
In questa situazione, spiega il Nursind, il management dell’Asp probabilmente dovrà richiedere somme all’assessorato senza alcuna garanzia che possano essere accordate. E si aggiunge anche l’ipotesi, speriamo remota, di una mancata remunerazione o di una dilazione della tredicesima mensilità. L’assemblea servirà quindi a stabilire le azioni da intraprendere.
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