VALLELUNGA PRATAMENO – Riceviamo e pubblichiamo: “Sono sinceramente rammaricato e deluso, scrive l’architetto loreto ognibene, della risposta che il Sindaco, ha dato, al mio comunicato stampa pubblicato (l’altra) domenica scorsa. In modo alquanto aleatorio e superficiale ha liquidato un servizio importante che sta a cuore di tante famiglie, genitori e bambini bisognosi, e ai tanti cittadini di Vallelunga. La risposta, forse, era scontata. Da chi, per metà mandato, non ha avuto alcuna sensibilità e stimolo alle problematiche sociali e non è risuscito ha creare nessuna progettualità e occasione di sviluppo per il proprio territorio e per la propria comunità: non poteva dare risposta diversa. Comunque, per adesso, l’argomento resta il <disservizio Scuolabus>. Sindaco, desidero mettere in chiaro sin d’ora, che se c’è qualcuno che vuole confondere le idee e nascondere la verità dietro affermazioni e dichiarazioni infondate e fuorvianti, questo è Lei. Quale giustificazione devo fornire al Sindaco e all’Amministrazione? Le soluzioni ai problemi dei cittadini, devono cercarle gli Amministratori. Le voglio, ancora una volta, ricordare, che il compianto Michele La Duca, è venuto a mancare l’11 marzo 2018 e non prestava servizio per motivi di salute, già nei mesi precedenti. Dove si è attivata, immediatamente l’Amministrazione comunale a trovare una strada percorribile se è già passato quasi un anno? Qual è il vero motivo che impedisce, l’Amministrazione Comunale, ad erogare il servizio di scuolabus? Lei, sa benissimo, considerato che oltre ad essere Sindaco, è anche Avvocato, quindi un <uomo di legge> come garantire un servizio necessario alla collettività, osservando i principi normativi, già applicati. Non può, affermare, che il servizio di Scuolabus non è un servizio istituzionale, né obbligatorio, né essenziale ma a domanda e pertanto, comporta un costo gravante per gli utenti. Ci spieghi, allora, come mai la sua Amministrazione ha garantito per un anno e mezzo circa, il servizio di scuolabus, come per è stato assicurato per anni dalle precedenti amministrazioni? Lei dovrebbe, altresì sapere, o meglio, fare mente locale, (vedi: Delibera Giunta Comunale n.64 del 20-07-2016; Determina Segretario Comunale n.145 del 05-10-2016; Determina Area Amm.va n.56 del 17-03-2017; Determina Capo Area Tecnica n.11 del 06-06-2018) che se c’è la volontà politica e amministrativa, nell’interesse della collettività, per esigenze di servizio e contenimento della spesa, basta applicare l’art.8 del Ccnl 14/09/2000, effettuare una rinegoziazione del contratto, dalla categoria “A” alla categoria “B” per autisti di mezzi pesanti (pulmino compreso) per 6 mesi, prorogabili a 12, nelle more definitive di acquisire stabilmente la figura mancante, anche mediante le selezioni interne di cui all’art.4 del Ccnl del 31 marzo 1999, comma 2, lettera a). In ragione, che il Comune di Vallelunga è dotato di personale in servizio, anche con contratto di diritto privato, munito dei requisiti, nonché di patente e abilitazioni di legge. La cosa che più mi stupisce, come può un Sindaco, per acquisire stabilmente nell’organico la figura mancante, di autista, pensare come prima soluzione di avviare la procedura concorsuale (anche con mobilità intercomunale), sapendo che ci sono all’interno dell’organico del Comune, precari – articolisti, padri e madri di famiglia che da oltre 20 anni, attendono di essere stabilizzati. <Le ricordo>, che la Regione Siciliana, ha pubblicato sulla G.U.R.S n.21 del 11/05/2018, la legge regionale n.8 del 08/05/2018, dove all’art.26, comma 6, prevede le procedure di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato, con contratti a tempo indeterminato anche part time, per un numero di ore non inferiore a quello in essere con il medesimo lavoratore al 31 dicembre 2015. Quindi, Sindaco, nessuna sterile polemica politica, fine a se stessa, ma soltanto fatti, normativa e soluzioni, per dare risposte concrete ed adeguate ad una problematica semplice e nell’interesse della collettività. Il dovere di un Sindaco, si dimostra con i fatti, prendendosi le proprie responsabilità SEMPRE. Infine, se essere populista, significa, interessarsi dei problemi della propria comunità, stare a stretto contatto con la propria gente, portare avanti le istanze dei cittadini e metterci la faccia SEMPRE, si, sono un POPULISTA. Arch. Loreto Ognibene”