Terremoto nel catanese, due forti scosse: 40 in ospedale per “panico” o ferite lievi

CATANIA – Una quarantina di persone si sono recate in ospedale a Catania per attacchi di panico o lievi ferite, piu’ che altro contusioni, a seguito del terremoto registrato nella notte nel Catanese. Lo ha detto, a Rai news 24, Antonio Palmieri, del comando provinciale dei Vigili del Fuoco della citta’ etnea. Pochi i danni segnalati: il crollo di qualche cornicione, in particolare di una chiesa e del tetto di una casa rurale abbandonata. Nessun problema serio, sempre secondo Palmieri, per la stabilita’ degli edifici. Tante le persone che hanno preferito passare la notte in strada e nelle auto.

Sono state due le scosse di una certa consistenza, registrate nella notte nel Catanese. La maggiore, quella che ha provocato paura e allarme nella popolazione, e’ stata di magnitudo 4.8 a 2 chilometri dal comune di Santa Maria di Licodia alle 2,34. Poco dopo, alle 2,59, secondo quanto riportato dall’Ingv, il Centro Nazionale Terremoti, ne e’ seguita una di magnitudo 2.5 nei pressi di Biancavilla. In precedenza, qualche scosso intorno alla magnitudo 2 aveva interessato la zona di Bronte.

 A Biancavilla e nei comuni vicini, gente in strada, urla e panico. Il sindaco del paese, a notte fonda, ha chiesto ai cittadini di allontanarsi dalle loro abitazioni. Caduta di calcinacci nella chiesa madre del paese, dell’Idria in piazza Cavour e mura lesionate in alcune abitazioni.

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