RAGUSA – Un caporale romeno ubriaco che trasportava su un furgone 8 operai africani clandestini da Ragusa a Catania e’ stato intercettato e arrestato dalla polizia. Un altro romeno a bordo del mezzo aveva con se’ un pugnale da sub ed e’ stato denunciato per porto di armi. I migranti avevano da poco finito di lavorare per 4 euro a cassetta di olive nelle campagne ragusane. Gli investigatori hanno ascoltato i braccianti agricoli e grazie alle loro testimonianze il caporale e’ stato scoperto: infliggeva condizioni di lavoro disumane, 12 ore al giorno per una paga mai riconosciuta e senza alcuna sicurezza sui luoghi di lavoro. Il romeno aveva un tasso alcolemico 6 volte superiore a quello consentito, ed e’ accusato anche di aver messo a rischio la vita degli operai e di tutti gli altri conducenti di veicoli. Il furgone e’ stato sequestrato e i migranti sono stati affidati all’ufficio immigrazione della Questura di Ragusa per l’espulsione.
L’uomo aveva promesso 4 euro a cassetta di olive ed in cambio voleva 5 euro da ogni bracciante commettendo il reato di intermediazione illecita, il cosiddetto “caporalato”. I lavoratori venivano trasportati come animali all’interno del vano merci di un piccolo furgone non idoneo al trasporto persone e privo di ogni sistema di sicurezza. Il caporale da circa 10 giorni ogni mattina prelevava i lavoratori a Catania e li riportava a fine giornata, sempre a bordo del veicolo sottoposto a controllo in questa occasione. Tutti i lavoratori sono richiedenti protezione internazionale e sono stati impiegati in “nero” presso una campagna del ragusano; sono in corso accertamenti per le responsabilita’ del proprietario. “La polizia di Stato di Ragusa – dice il capo della squadra mobile, Antonino Ciavola – presta la massima attenzione al fenomeno del caporalato sotto qualsivoglia forma di rappresentazione. I controlli vengono effettuati nei luoghi dove vengono reclutati i lavoratori, nelle campagne durante il loro impiego e durante le fasi di trasporto da e per le campagne”.