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Nell’ennese, sgominata banda di 5 campani pregiudicati: truffa e ricettazione

Redazione

Nell’ennese, sgominata banda di 5 campani pregiudicati: truffa e ricettazione

Ven, 19/10/2018 - 10:37

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Gli Agenti del Commissariato di P.S. Nicosia – diretti dal Commissario Capo dr.ssa Chiara Ricco Galluzzo – dopo lunghe e accurate indagini di polizia giudiziaria, hanno deferito, in stato di libertà, cinque soggetti, tutti pregiudicati residenti in Campania, di cui due all’Autorità Giudiziaria di Catania, per i reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito, e tre all’Autorità Giudiziaria di Napoli, per il reato di ricettazione.

Circa i fatti, nel mese di novembre 2017, un pensionato, residente nel Comune di Cerami, denunciava il furto del proprio telefono cellulare e di un borsello contenente documenti, denaro, carte bancomat e altro, avvenuto presso il parcheggio del centro commerciale “Etnapolis” nel territorio di Misterbianco (CT), dove si era recato per degli acquisti.

Le modalità con cui veniva perpetrato il furto erano riconducibili alla cosiddetta truffa del “foro dello pneumatico”, grazie alla quale, creando un diversivo al malcapitato, intento poi a sostituire la ruota, i malavitosi  riuscivano con destrezza ad aprire l’autovettura e ad asportare il telefono cellulare e il borsello posti all’interno dell’autovettura.

Contestualmente gli stessi malfattori, spostatisi in Paesi limitrofi, riuscivano ad utilizzare le carte Bancomat del pensionato per effettuare illeciti prelievi ed acquisti per un importo totale superiore ai 3.000 euro.

L’anziano uomo, in seguito si recava presso gli Uffici del Commissariato per denunciare l’accaduto.

Notevole e apprezzabile l’impegno operativo profuso dagli Agenti. Infatti, la minuziosa analisi delle immagini registrate dalle video camere di sorveglianza installate su taluni Enti pubblici ed esercizi privati, unitamente alle altre investigazioni sul campo effettuate nel tempo dagli inquirenti e ai diversificati riscontri, permettevano l’esatta ricostruzione delle fasi preliminari dei crimini perpetrati, del raggiro e di quelle successive, offrendo alla Magistratura un nitido quadro probatorio tale da addebitare le responsabilità penali in capo ai singoli soggetti.

In conclusione, dal complesso delle attività di indagine esperite, si riusciva ad individuare gli autori dei reati ed a recuperare la refurtiva, grazie anche alla collaborazione degli Uffici di Polizia di Caserta e Napoli, luoghi in cui veniva rinvenuto il telefono rubato ed altri due dispositivi elettronici acquistati fraudolentemente dai due ladri, sgominando in tal modo la Polizia di Stato Nicosia una banda dedita ai furti su autovetture e alla ricettazione della refurtiva.