CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Davanti alla mancanza di una prospettiva e di un programma di rilancio nel settore strategico quale è quello delle attività commerciali e artigianali, siamo pronti ad avanzare alcune proposte operative.
La crisi del commercio e dell’artigianato a Caltanissetta e a San Cataldo è un fenomeno che in questi ultimi anni ha assunto delle dimensioni quasi drammatiche. E’ sufficiente farsi un giro in queste città per rendersi conto della sofferenza di questo settore.
Sono pochissimi i negozi di nuova apertura se si fa eccezione per quelli gestiti dai commercianti cinesi; sono molti, invece, quelli che chiudono. Sembra che nessun commerciante abbia più la voglia o la forza di rinnovarsi e di investire nella propria
impresa. Molte sono le ragioni di questo tracollo.
Caltanissetta e San Cataldo hanno bisogno di un nuovo piano del commercio che possa svilupparsi attraverso una seria fase concertativa fra l’Amministrazione comunale e le associazioni di categoria. Bisogna riconoscere che, davanti a questa profonda crisi del settore, è necessario un grande impegno comune. Penso che occorra rendere di nuovo piacevole e interessante venire a Caltanissetta o a San Cataldo, fare gli acquisti nelle
nostre città.
Questa esigenza, però, non può prescindere da una rivisitazione del decoro dell’assetto urbano. Bisogna pensare a grandi opere infrastrutturali che possano rivedere e ridefinire il centro urbano e le piazze. Un progetto che potrebbe realizzarsi tramite investimenti di medio periodo in Project Financing.
Nell’attesa sarebbe sufficiente avere strade senza buche, ingressi delle città illuminate, cura del verde, strade pulite e, soprattutto, parcheggi per chi vuole concedersi una passeggiata lungo le vetrine.
Si potrebbe pensare ad un mercatino itinerante domenicale, da tenere in un quartiere diverso, proponendo le specialità Nissene e sancataldesi e intrattenimenti musicali. Si potrebbe creare, il sabato sera e la domenica, e in concomitanza con le festività, una zona pedonale che comprenda il centro, per dar vita ad un viale dello shopping collegato con la Villa Comunale e le principali arterie viarie.
Col nuovo piano del commercio si propone di prevedere incentivi per l’apertura o il rinnovo dei negozi; sarebbe auspicabile redigere un regolamento che preveda riduzioni e/o l’esenzioni della Tarsu per le attività produttive, commerciali e di servizi che dimostrino di avere sostenuto spese per interventi tecnico-organizzativi indirizzati ad una accertata minore produzione di rifiuti o ad un pre-trattamento volumetrico, selettivo o qualitativo che agevoli lo smaltimento o il recupero.
Per la realizzazione di tutte queste iniziative, si propone di coinvolgere il Centro Commerciale presente nel nostro territorio in modo che non sia più considerato un ostacolo allo sviluppo ma diventi esso stesso promotore di iniziative per lo sviluppo e la
rinascita della città che lo ospita. Occorre stimolare l’entusiasmo. Occorre stimolare quella passione, quell’orgoglio tipico dei commercianti e degli artigiani da troppo tempo sopito.
Presidente di Fenimprese Michele Giarratano