CALTANISSETTA – Niente tatuaggi, niente creste, nessuna sostituzione, niente scarpini colorati, un pallone dal peso specifico simile al piombo, campo fangoso come una palude o “duro” come l’asfalto: erano i calciatori dei tempi mitici del Palmintelli, quando il calcio era sacrificio, passione, dedizione, insomma uno sport vero non “adulterato” dal denaro e dalle televisioni. Sono i protagonisti di storiche sfide, sul finire degli anni 60′ e gli albori del 70′, tra Frecce Azzurre, Libertas Giammei, Audax e Savoia: amici fuori dal rettangolo di gioco, ma implacabili nemici dentro quelle linee bianche che racchiudevano sogni e speranze. Si sono ritrovati, dopo quasi 50 anni, alcuni di quei calciatori: motivo scatenante il ritorno a Caltanissetta di Achille Ventura che dal capoluogo nisseno, per lavoro, si era allontanato quasi dieci lustri or sono. Complice facebook, si sono riallacciati i “contatti” tra Ventura e Giuseppe Dolce; breve è stato il passo che ha condotto alla organizzazione di una “reunion” di … alcune delle glorie “vintage” dell’arte pedatoria nissena. Si sono ritrovati intorno al tavolo di una pizzeria in undici per “rivivere” sfide ormai impolverate tra le vecchie pagine di giornali custodite gelosamente nei cassetti o negli album dei ricordi. Presenti oltre a Ventura e Dolce: Franco Sedia, Salvatore Scarantino, Biagio Di Maria, Giuseppe Fama, Michele Giangreco, Tanino Vancheri, Michele Gioè, Pippo Fonti e Ugo Polizzi. Tante risate, ricordi, il ravvivarsi di emozioni legate alle sfide, all’amicizia ed al pallone, con la promessa di non lasciare trascorrere altri 50 anni prima di rivedersi.
Caltanissetta, si ritrovano alcune “glorie” del Palmintelli: 50 anni dopo…
Dom, 14/10/2018 - 10:34
Condividi su: