CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Pur non entrando nel merito della vicenda giudiziaria che sta interessando l’imprenditore Ciancio, editore de «La Sicilia», ma riferendoci al valore sociale che ha rappresentato la testata, nella sua dimensione locale, attraverso l’impegno dei diversi giornalisti che hanno operato e operano nella redazione, non possiamo che esprimere la nostra solidarietà a tutti i dipendenti. Infatti, qualunque sarà l’esito del procedimento, per il quale la fiducia nella magistratura è come sempre incondizionata, un dato, dal nostro punto di vista, va evidenziato: la redazione nissena del giornale è sempre stata attenta a descrivere con le sottolineature del caso i fenomeni, le storture e le vicende che hanno caratterizzato il nostro territorio, riuscendo a dare chiavi di lettura mai distorte o distanti dalla realtà.
La corretta e libera informazione, in una terra come la nostra, non ha solo una valenza deontologica, ma soprattutto una funzione sociale che nel corso degli anni è stata sempre esercitata con professionalità e dedizione dalla componente giornalistica de «La Sicilia». I mezzi d’informazione possono stimolare il senso critico dei cittadini, vale a dire che, informando sul presente, devono saper aprire scenari sul futuro.
Quindi, non possiamo che augurarci che la testata sia affidata ai giornalisti, perché continuino nel loro lavoro di cronisti degli avvenimenti ma anche di promotori della cultura della documentata e corretta informazione e della corresponsabilità civile.
