Vorrei nel mio piccolo lanciare un messaggio non solo ai miei concittadini ma anche a chi amministra altri gruppi Facebbok locali. Io sono l’amministratore del Gruppo Facebook Caltanissetta 4.0 e noto che ultimamente in città i toni, in vista della campagna elettorale, si vanno alzando in meniera eccesiva e pericolosa, considerando anche che siamo solo a settembre. I social, piaccia o no, sono entrati ormai nel nostro quotidiano, tutti o quasi leggono o fanno parte di gruppi, peccato che per alcuni sono diventati anche, oltre ad un mezzo di informazione e scambio di idee, uno strumento da cui lanciare messaggi , intimidazioni, minacce ed tanto altro.
Qui non voglio assolutamente parlare dei social ma di chi li usa ed in particolar modo chi li usa in maniera distorta e pericolosa. Mi spiace ammettere che spesso non ci rendiamo conto di esagerare ed evitabilmente le rezioni sono immediate ed ancora più pesanti.
Il mio aver dato, ad esempio, solidarità ad una persona per un vile attacco ricevuto è, dal mio punto di vista, un segno di civiltà che molti purtroppo non hanno e che hanno scambiano per faziosità.
La solidarietà va data indipendentemente dell’appartenza politica o dalla persona, se nel mio gruppo si fossero scritte parole offensive verso una persona lontana politicamente da me, sarei stato il primo a cancellare le offese, riprendere l’autore, ed avrei, in qualità di amministratore, chiesto scusa e non avrei esitato a fare un post per esprimesse la mia personale solidarietà.
Il rispetto per le persone e per le idee altrui deve superare tutte le barriere, solo così possiamo crescere e migliorarci, il confronto e lo scambio di idee deve servire non a farsi la guerra, ma ad avviare un dibattito costruttivo che porti vantaggi all’intera collettività.
Ecco perché non capirò mai certi attacchi e certi comportamenti.
Invito pertanto tutti ad abbassare i toni, invito altresì gli altri amministratori dei gruppi social a mettere da parte l’appartenenza politica e cercare di essere più obiettivi e nel non esiterare a cancellare post provocatori o minacciosi anche se fatti da amici dello stessa fede politica.
Io cerco di amministrare al meglio il mio gruppo, non applico censure o metto il bavaglio a chi la pensa diversamente da me, farò sicuramente degli errori ma di certo cerco di farne il meno possibile.
Mi auguro ci si renda conto che amministrare un gruppo, specialmente quando gli iscritti sono migliaia, non può essere preso alla leggera e considerato come un semplice passatempo, è un “servizio” che offriamo alla collettività e che ad essa deve essere di giovamento.
Mi auguro anche che chi controlla i social presti più attenzione per evitare che certi toni creino o si trasformino in situazioni più gravi e che dalle parole si passi ai fatti.
Ad Maiora
Sergio Cirlinci