Sinossi: In una dimensione surreale dove il tempo e lo spazio si confondono, il protagonista è un reporter impegnato a realizzare un servizio sulla Sicilia per far emergere gli aspetti positivi di un’identità forte e caratterizzata da tradizione e senso di appartenenza.
Ma gli attori, nelle vesti ora di pupi ora di pupari, danno voce a clichè nei quali i Siciliani appaiono passionali e talvolta rissosi, determinati e poi indecisi.
Il passato viene rievocato con nostalgia, mentre il presente lascia poche possibilità di riscatto.
In un’alternanza frizzante di gestualità, danze e detti, in scena con ritmo incalzante vengono portati frammenti di una Sicilia antica e attuale. Il protagonista decide nel clou di una sequenza dai toni ridicoli, di dare una svolta verso una riflessione più “seria” rispetto al Destino che ci autodeterminiamo e sull’errore diffuso di una cultura tipicamente meridionale di mirare a definizioni migliori.
Attraverso la suggestione che solo la magia e la fantasia possono offrire, i grovigli nei contenuti e nella forma scenica si snodano a favore di uno dei pilastri antropologici della nostra terra: l’Accoglienza.
Nel tentativo di superare la rigidità delle radici, si allarga la prospettiva al mondo del Diverso, ricordando che anche i Siciliani son stati protagonisti di ondate migratorie e di nostalgici ritorni.
E’ un corto teatrale che invita lo spettatore a riconoscersi nei gesti, nelle parole e nelle melodie della nostra terra e a riflettere su temi attuali o universali.
Attori: Jessica Callari, Laura Cino, Francesca Mendola, Patrizia Giugno, Stefania Turco, Ivana Bellomo, Andrea Piscopo, Giuseppe Amato, Marco Mangione e Stanley Eagle
Musiche Originali di Raffaele Messina
Elaborazione Video Jessica Callari