PALERMO – I carabinieri della Compagnia di Partinico hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip di Palermo, sottoponendo 4 persone alla custodia cautelare in carcere e 3 agli arresti domiciliari, a conclusione di un’indagine coordinata dal Procuratore Aggiunto Marzia Sabella, unitamente ai sostituti Giorgia Spiri e Andrea Fusco.
I 7 indagati (tra i quali due donne) sono ritenuti responsabili – a vario titolo – dei reati di lesioni e violenza privata, aggravati dalla finalita’ dell’odio etnico e razziale, commessi ai danni di sei giovani extracomunitari. In carcere sono stati portati Antonino Rossello, 40 anni, Roberto Vitale, 33 anni, Salvatore Vitale, 49 anni, Emanuele Spitaleri, 37 anni, tutti di Partinico. Ai domiciliari vanno Valentina Mattina, 28 anni di Partinico, Giacomo Vitale, di Alcamo, 71 anni e Rosa Inverga, 62 anni.
Il provvedimento cautelare scaturisce dall’attivita’ di indagine condotta successivamente alla denuncia presentata il 16 agosto scorso dai sei giovani extracomunitari di origine gambiana ospiti della comunita’/alloggio “Mediterraneo” di Partinico e un’educatrice dello stesso centro che hanno raccontato di essere stati assaliti, senza alcun motivo, da un gruppo di italiani la sera del 15 agosto, mentre si trovavano in localita’ “Ciammarita” di Trappeto per i festeggiamenti del Ferragosto.
In particolare, secondo quanto ricostruito, i giovani extracomunitari erano stati avvicinati da alcuni degli odierni arrestati in prossimita’ della spiaggia di Trappeto e subito insultati e aggrediti con violenza, nonche’ apostrofati con frasi a sfondo razziale. Anche dopo essere riusciti a salire sull’automezzo della loro Comunita’ – che li attendeva nei pressi del luogo dell’aggressione per riportarli nella struttura – erano stati inseguiti in auto dai loro aggressori, assieme ai loro familiari, sino al centro abitato di Partinico, dove erano stati raggiunti, bloccati e costretti a scendere dal veicolo, per poi essere nuovamente aggrediti violentemente con calci, pugni, bastoni e pietre.
A seguito dell’accaduto, i giovani extracomunitari (cinque dei quali minorenni) e l’educatrice della comunita’ avevano tutti riportato lesioni e contusioni con prognosi tra i quattro e i venti giorni.