Alta tensione tra il ministro degli Interni, Matteo Salvini, e i giudici. I magistrati palermitani hanno modificato le contestazioni ipotizzate inizialmente dalla Procura di Agrigento nei suoi confronti, contestandogli il reato di sequestro di persona aggravato. Il capo di Gabinetto Piantedosi non risulta indagato. Attacca il vicepremier, che apre in diretta Facebook la busta consegnatagli da carabinieri e inviata dalla Procura di Palermo. “Non mi ritengo nè un sequestratore nè un eversore. E magari mi assolvono”, dice, poco prima di aprire il plico.
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