Sua imminenza Angelo Card. Amato, Prefetto emerito della Congregazione delle cause dei Santi ha parlato sulla santità accessibile a tutti i battezzati, la Presidente del Collegio dei postulatori, Ill.ma Maria Victoria Hernandez su l’Offerta della vita: La nuova via per la beatificazione. e il docente del Teresianum, il noto P. Bruno Moriconi, OCD ha concluso con il tema Ripensare oggi il cammino della santità.
Dalla Sicilia sono stati presenti i confratelli rappresentanti dei conventi di S. Gregorio Papa al Capo di Palermo, S. Maria d’Itria di Marsala (TP) e S. Maria di Valverde (CT).
Vogliamo ringraziare il Priore generale P. Doriano Ceteroni e tutta la squadra della Curia generale in modo particolare a P. Dennis Duene Ruiz, il Postulatore generale che ha seguito tutti i preparativi del Convegno. E’ stato un convegno svolto con semplicità dove si è respirato un clima di amicizia e di agape fraterna come una grande famiglia.
Fra Santo sempre più conosciuto
In 290 anni (1728-2018) la venerazione verso Fra Santo è stata sempre viva e ravvivata grazie anche ai quadri e alle immaginette, di cui i devoti si sono forniti e ne diventavano i veri Promotori della Causa per la santità di Fra Santo.
L’Ordine degli Agostiniani Scalzi, appena cinque mesi dopo la sua morte, decise che tutti i conventi della Sicilia avessero il suo ritratto e che si stampassero sue immaginette. Vi erano IQuadri di Fra Santo:
– A Trapani: nel palazzo senatoriale, nella Congregazione del SS.mo Sacramento dei PP. Agostiniani, nel chiostro di S. Agostino a Trapani, in diverse case trapanesi, nel convento dell’Itria di Trapani ve ne erano ben tre: 1° nella sagrestia venuto da Roma; 2° nell’antisagrestia e il 3° era nel corridoio del convento del primo piano.
– Nei Conventi della Provincia religiosa Palermitana degli Agostiniani Scalzi:
Palermo – S. Nicola da Tolentino, Palermo – S. Gregorio Papa, Trapani – Gesù, Giuseppe e Maria (Itria), Marsala (TP) – S. Maria dell’Itria, Gibellina (TP) – S. Maria di Belvedere, Piana dei Greci (Albanesi) (PA) – Ss. Nicola di Bari e Nicola da Tolentino, Partanna (TP) – S. Nicola da Tolentino, Caltanissetta – S. Maria delle Grazie, Cammarata (AG) – S. Agostino, Mussomeli (CL) – S. Maria di Gesù
I Quadri di Fra Santo attualmente sono:
– Trapani Convento Gesù Giuseppe e Maria (Itria) – ritratto e statua
– Marsala (TP) Convento S. Maria dell’Itria – ritratto
– Mussomeli (CL) S. Maria di Gesù – ritratto
– Ferrara Convento Ss. Giuseppe, Tecla e Rita – ritratto
– Roma Curia Generalizia dei PP. Agostiniani Scalzi – ritratto e vetrata istoriata
I Quadri di Fra Santo (Immagini grandi telaiate con cornice) sono:
– Favignana (TP) – Chiesa Madre
– Palermo – Convento S. Gregorio Papa al Capo
– Valverde (CT) – Convento S. Maria di Valverde
– San Gregorio da Sassola (Roma) – Convento di S. Maria Nuova
– Frosinone – Convento Madonna della Neve
– Napoli – Convento S. Maria della Verità (S. Agostino degli Scalzi a Materdei).
A Roma nel convento di Gesù e Maria un fatto particolare accaduto alla prima Immaginetta di Fra Santo (1731) arrivata a noi.
Ciò è accaduto nel lontano 1731 nel convento di Gesù e Maria in Roma al confratello siciliano P. Vincenzo Maria di S. Francesco di Novara di Sicilia (ME), che professò 11-10-1723 e morì nel convento di S. Giorgio di Novara di Sicilia nel 1773. Questi fu priore e cappellano curato (parroco) del Santuario di Valverde nel 1754. P. Vincenzo a Roma aveva l’ufficio di socio (collaboratore) del Procuratore Generale degli Agostiniani Scalzi P. Bernardo di S. Guglielmo. Era devotissimo di Fra Santo e teneva gelosamente sul tavolo della sua stanza una bella immaginetta di Fra Santo. Era venerdì 7 settembre 1731 ed, essendo ancora estate, teneva porta e finestra aperte. Verso il tramonto un’ improvvisa e forte ventata fece sbattere la porta e l’immaginetta, posta sul tavolo, volò dal finestra nel giardino interno del convento, dove c’era una grande vasca (peschiera) piena di pesci. L’immaginetta andò a finire proprio nella grande vasca. P. Vincenzo non potè scendere subito, dovette rimandare il rinvenimento all’indomani mattina. Appena gli è stato possibile, corse in giardino a vedere che fine avesse fatto l’immaginetta di Fra Santo. Ma quale fu la sua grande meraviglia e stupore, condiviso da altri confratelli, l’immaginetta c’era ancora ed era bagnata solo ai bordi frastagliati dai pesci, mentre il resto della carta, dove erano stampati l’ovale con l’immagine del Venerabile, l’iscrizione sottostante e il fregio d’intorno, era appena inumidita, benché per lungo tempo che era stata in acqua, doveva essere bagnata fradicia. Essa ci è stata tramandata ed ha il formato di cm 28×20.
Un ringraziamento ai Rettori diocesani della già nostra Chiesa dell’Itria (S. Rita) di Trapani, succeduti ai Padri Agostiniani Scalzi, che dal 2004 continuano a diffondere la devozione verso il nostro Venerabile Fra Santo e verso S. Rita.