Caltanissetta, turismo esperienziale: un viaggio da vivere fra tradizioni e antichi mestieri

CALTANISSETTA – Si terrà Martedì 25 Settembre 2018 alle ore 17,30 nella Sala Celestino della Biblioteca Comunale Luciano Scarabelli di Caltanissetta un Incontro sul tema:“Turismo esperienziale, un viaggio da vivere fra tradizioni e antichi mestieri”.

Continua così il percorso di costruzione di un progetto che faccia nascere e promuova il Turismo Esperienziale a Caltanissetta e nel centro della Sicilia. Dopo i primi due incontri del 20 Luglio e del 5 Agosto scorsi, in questo terzo incontro interverranno: Pasquale Carlo Tornatore – Assessore alla Creatività e Partecipazione del Comune di Caltanissetta, Fabrizia Lanza – della Scuola di Cucina Anna Tasca Lanza che racconterà l’esperienza di lezione di cucina in fattoria, Salvatore Diliberto – Oleificio Frantoio Arkè che parlerà del turismo esperienziale nel mondo dell’olio extravergine d’oliva, Angela Zwingauer – C.E.O. Progetto Empiria che presenterà il progetto Empiria, un modello di sviluppo economico dei territori avviato in Calabria, Gianfranco Lombardo – presidente del GAL Terre del Nisseno che illustrerà quali opportunità per il territorio può dare il turismo esperienziale.

Ma il Turismo esperienziale cos’è esattamente?
Vuol dire vivere una vacanza anziché trascorrerla. Il turista è totalmente e volontariamente immerso nella quotidianità del luogo che visita e partecipa attivamente e in prima persona alle attività che vi si svolgono, talvolta pure sporcandosi le mani o faticando quando necessario. Ciò che ne trae il visitatore, oltre al godere materialmente di un’esperienza autentica e per lui fino a quel momento aliena, è la soddisfazione di influire direttamente sul territorio che lo ospita e sulle popolazioni che lo abitano. Ma quali sono le caratteristiche di questo tipo di turismo? Innanzitutto il fatto che il viaggiatore è indubbiamente l’elemento centrale di questo fenomeno e che i suoi gusti, i bisogni e i desideri danno forma a quello che andrà ad esperire. Altra componente fondamentale al centro del turismo esperienziale è la sostenibilità ambientale. Il contatto diretto con la natura, l’osservanza delle abitudini e stili di vita locali e l’avventura sono i tratti distintivi di quello che queste vacanze possono offrire.

Cosa vogliono i turisti? Una ricerca compiuta da TripAdvisor nel 2014 ci dà delle risposte. Dai risultati dello studio si evince che i turisti non si accontentano più. Su più di 50.000 viaggiatori intervistati, il 71% ha dichiarato di voler partire per “allargare i propri orizzonti”, il 55% per “cercare esperienze uniche e interessanti”, il 44% per “arricchire le proprie conoscenze culturali”, mentre il 36% vuole “calarsi nella cultura locale”.

Molti turisti oggi non vogliono più solo rilassarsi o vedere qualcosa di nuovo, preferiscono fare esperienze uniche, che lascino qualcosa. E allora largo spazio a tour culturali, escursioni, degustazioni, lezioni di cucina, attività all’aria aperta e tanto altro. I nuovi viaggiatori non si accontentano più di semplici vacanze, i nuovi viaggiatori cercano esperienze che possano aprir loro nuovi orizzonti.

Un sistema di turismo esperienziale nel nostro territorio è possibile? Attraverso la condivisione delle testimonianze di alcuni soggetti che già portano avanti progetti di turismo esperienziale si vuole innescare un processo virtuoso di conoscenza dei meccanismi che regolano questo tipo di turismo più consapevole, responsabile e rispettoso delle comunità locali e delle tradizioni del territorio in cui si innesta.

Il progetto che riguarda il centro Sicilia mantiene di proposito una certa fluidità perché esso deve essere costruito insieme agli operatori che vorranno partecipare e alle comunità di riferimento. E’ possibile però individuare alcuni passaggi.

Una prima fase prevede l’organizzazione di incontri informativi e formativi che hanno lo scopo sia di far conoscere attraverso la testimonianza di soggetti che già organizzano esperienze sul territorio il concetto di turismo esperienziale, sia quello di creare relazioni tra gli stessi partecipanti, queste ultime fondamentali per poter costituire un futuro sistema strutturato rilevante.

Al contempo sono in fase di rilevamento e mappatura sia i soggetti che già organizzano esperienze sia quelli potenziali.

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