Dichiarazione di Ennio Bonfanti, referente “fauna” WWF Sicilia e membro del Comitato regionale faunistico-venatorio dell’Assessorato Agricoltura: <<Sabato 1 settembre, da un’ora prima dell’alba, per decisione della Regione si aprirà la caccia in Sicilia: oltre 30mila fucili si divertiranno a scaricare piombo mortale su 26 specie (anche rare o in declino) per cinque giorni a settimana fino al 10 febbraio 2019, autorizzati ad abbattere fino a 15 animali al giorno (sic!) ed entrare anche nei terreni privati. La Regione ha emanato un “Calendario venatorio” vergognoso, il peggiore dei Governi Cuffaro e Crocetta, perché abolisce limitazioni e concede ai cacciatori di sparare con meno vincoli e per una stagione più lunga. Non è stato rispettato nemmeno l’autorevole parere scientifico di ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), che aveva fortemente criticato la Regione sull’eccessiva estensione di specie e periodi di caccia, chiedendo di adottare norme più rigorose per limitare l’attività venatoria e per ridurre i periodi di caccia. A febbraio, in un suo intervento all’Ars, il Presidente della Regione on. Nello Musumeci dichiarò: “Io sono un animalista”. Allora perché approva ed avalla questa “deregulation calibro 12” che per oltre 5 mesi autorizza una vera e propria strage di animali selvatici? Come fa a dichiararsi “animalista” se il Calendario venatorio siciliano consentirà ogni giorno di ammazzare “legalmente”450mila animali (15 esemplari per ognuno dei 30mila cacciatori autorizzati), alcuni – come allodole e tordi – pesanti meno della cartuccia necessaria per abbatterli?»