CALTANISSETTA – Al via stamane al Tribunale di Caltanissetta l’udienza preliminare nei confronti di tre poliziotti accusati del depistaggio delle inchieste sulla strage di via d’Amelio. Davanti al gup Maria Grazia Luparello, Mario Bo, dirigente che faceva parte del pool che coordino’ gli accertamenti sulla strage del 19 luglio del 1992, e gli assistenti Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. Per tutti l’accusa e’ di calunnia in concorso. A sostenerla in aula, il procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone, e il Pm della Dda Stefano Luciani, che, alla luce delle motivazioni del Borsellino quater, chiedono il processo per i poliziotti. L’udienza si e’ aperta con la richiesta di costituzione delle parti civili.
Secondo la Procura di Caltanissetta, i tre poliziotti avrebbero manovrato le dichiarazioni rese dal falso pentito Vincenzo Scarantino, costringendolo a fare nomi e cognomi di persone innocenti in merito all’attentato in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Poco prima dell’udienza, davanti il piazzale del Palazzo di giustizia, si e’ svolto un sit-in, organizzato dall’Assostampa in segno di solidarieta’ nei confronti del giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo, indagato dalla procura di Catania per rivelazione di segreto, in quanto a marzo aveva scritto la notizia della chiusura delle indagini a carico dei tre poliziotti; al cronista e’ stata perquisita l’abitazione e sono stati sequestrati il pc, il telefonino e tre hard disk. Recentemente e’ stato ascoltato dalla Commissione Antimafia dell’Ars.
Borsellino: indagine su depistaggio, 3 poliziotti davanti al Gup di Caltanissetta
Gio, 20/09/2018 - 11:12
Condividi su: