Sergio Cirlinci: “Mai una gioia, iniziative culturali con scarsa partecipazione e solo per èlite”

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Molto spesso noi nisseni, ed io in particolare, veniamo  accusati di essere pessimisti nei confronti  della città, che critichiamo sempre e che con alcuni post su Facebook  o con delle riflessioni  diamo un’immagine brutta e negativa della città. Cari signori, non sto qui ad elencare le bellezze della mia città, città dove sono nato e cresciuto, città dove vivo e dove vorrei vivessero anche i miei figli. Innegabile è però,  che la sola bellezza, in fondo non siamo Roma o Firenze,  poco può giovare allo sviluppo economico e sociale di una realtà che nei decenni è stata amministrata in maniera da rendere Caltanissetta oggi una città che dal turismo non ha un gran ritorno economico,  tant’è che moltissimi giovani e non fuggono per andare a cercare fortuna e lavoro fuori, visto che non sappiano sfruttare bene anche quello che abbiamo,  patrimonio artistico e storico. 
Qualcuno ama spesso dire, per criticare, “Mai una gioia”; ma  esattamente cosa s’intende dire, che non ci sappiamo accontentare..e perché dovremmo ? Siamo cittadini che abbiamo delegato chi ci aveva chiesto di amministrare, adesso visti i risultati, abbiamo il sacrosanto diritto, nonché dovere  di presentarvi il conto e lamentarci di quello che non si è fatto.
Sicuramente qualcosa di positivo capita, anche se raramente, ma una goccia d’acqua non può di certo dissetare chi da quattro anni non beve, chi da quattro  anni assiste a promesse non mantenute, assiste ad un degrado continuo, assiste a soldi spesi male, assiste a una marea di finanziamenti persi, assiste ad una continua propaganda fatta di annunci puntualmente disattesi, assiste all’arroganza di amministratori che di nulla hanno migliorato in una città che a parole loro dovevano far rinascere. 
 Le belle immagini e le belle cartoline in città non mancano di certo, ma se poi, finita la “gita” torniamo al quotidiano, notiamo tante di quelle cose che il “turista” giustamente e fortunatamente non nota, ma che, almeno tra di noi, non possiamo nascondercele facendo finta di vivere in un paese di favole dove, nascondendo la polvere sotto il tappeto,  vogliamo mostrare una realtà che non c’è. 
 La politica, invece di attaccare i cittadini delusi,  faccia il suo dovere, agisca e sappia sfruttare le tante possibilità per il rilancio della città, la politica agisca e la smetta di parlare, promettere senza poi realizzare, la politica sia finalmente dalla parte dei cittadini, la politica pensi a rilanciare il territorio e non soltanto loro stessi con continue autocelebrazioni. Vicine città e piccoli paesi si sono mossi meglio di noi in vari ambiti, dalla gestione dei rifiuti all’intrattenimento, qui da noi il nulla, e poi qualcuno si risente se parlo di desertificazione; parliamo, critichiamo, sollecitiamo, stuzzichiamo, punzecchiamo, ma chi è stato delegato a rappresentarci per sviluppare e far rinascere il nostro territorio dorme sonne tranquilli, chi dovrebbe fare non fa e si permette pure il lusso di criticare ed attaccare chi mette in evidenza le loro inefficienze, mentre dovrebbe chiedere scusa ai cittadini per il loro fallimento e possibilmente rinunciare ad un lauto stipendio e andar via.(utopia)
 Le cartoline è vero mostrano le nostre belle e la nostra storia, ma che non sappiamo sfruttare, come il patrimonio delle miniere e tanto altro. Abbiamo delle grandi potenzialità anche turistiche, ma se chi è chiamato ad agire parla soltanto e non agisce, o agendo solo dove ha un suo interesse o passione,  la stragrande maggioranza dei cittadini non ne avranno mai alcun vantaggio. Sarei curioso ad esempio di sapere cosa hanno prodotto, non solo sotto l’aspetto culturale, sicuramente valido, ma anche sotto l’aspetto economico le varie iniziative che hanno usufruito di finanziamenti comunali, ad esempio la Rassegna Teatrale 2017/2018 e la Mostra degli Abiti Antichi etc etc…A breve ad esempio son certo spenderemo tra gli 80 ed i 100 mila € per la prossima rassegna teatrale al Margherita; ben venga il teatro, ci mancherebbe altro, ma visti i deludenti  ritorni economici del passato,  dovuti, nonostante i prezzi popolari,  anche ad una scarsa partecipazione di nisseni , mi auguro si riveda il budget, destinando parte dei soldi ad iniziative anch’esse culturali, ma che interessino e coinvolgano buona parte dei cittadini e non solo una ristretta cerchia di “elite nissena” che può ben pagare un prezzo un tantino più alto.
 Amministrare una città significa avere attenzione e rispetto per tutti.
Lo so, qualcuno ripeterà…..MAI UNA GIOIA.  
Sergio Cirlinci

View Comments

  • Tanta formazione sul senso ed educazione civica, in quanto non siamo ospiti, ma abitanti e cittadini del territorio.

Condividi