MUSSOMELI – Affermare che è stato un successo oltre le aspettative sarebbe ingeneroso. La loro affermazione è stata infatti meritatissima proprio come ci si aspettava alla vigilia. Forse il numero degli spettatori è andato oltre alle attese. Il Teatro all’Aperto “Genco” di Mussomeli lo scorso venerdì 3 agosto è stato infatti letteralmente preso d’assalto dagli spettatori. Un teatro straripante. In scena la commedia brillante “Ciuri d’Abbarcu e Basilicó”. A portarlo nella capitale del Vallone la Compagnia sancataldese Convivium. L’opera, una commedia in due atti scritta da Michele Sberna, attraverso l’immortalità del teatro, è stata concepita con un obiettivo: contribuire alla riscoperta e alla salvaguardia di valori dimenticati ma sempre vivi nella nostra tradizione popolare, ricca di sentimenti, entusiasmo e di colore, che tanto peso hanno avuto nella tradizione della Sicilia. “Riallacciandomi alle mie precedenti opere – racconta Michele Sberna- ho tentato di rappresentare scrupolosamente e con attenzione un contesto folcloristico esaltato dal dialetto Siciliano con intercalare Sancataldese, nel tentativo, di trasmettere alle nuove generazioni un testo teatrale che racchiuda dentro di se tutti i caratteri antropologici di una cultura ormai lontana. La trama brillante e fiabesca racconta la storia a lieto fine di due giovani innamorati. I fatti, narrati in chiave comica, si scontrano con momenti di grande emozione che riescono a catturare l’attenzione dello spettatore e lo pongono davanti a immagini emozionanti cariche di suggestione e quesiti sociali ai quali soltanto ognuno di noi potrà rispondere”. Il pubblico mussomelese ha apprezzato, restando incollato davanti ad una rappresentazione per nulla scontata, divertente, dal grande ritmo: messa in scena da attori molto bravi. Insomma, una rappresentazione in vernacolo di grande qualità, scritta con gusto, diretta in maniera impeccabile, e rappresentata senza alcuna sbavatura. Bravi.