La Chiesa nel comporre la liturgia di questa domenica ha fatto un opportuno e illuminante accostamento: il solenne momento del popolo ebraico che con Giosuè rinnova fedeltà alla alleanza, promettendo rinnovato impegno e ubbidienza ai comandamenti. Ed è vibrante l’interrogativo posto da Giosuè:” volete servire il Signore dei vostri padri, o volete scegliere altri dei ?” La risposta fu : “ lungi da noi abbandonare il Signore per servire altri dei!”. Non perde mai di attualità simile domanda. E si ripete una situazione analoga tra Gesù e i suoi ascoltatori e soprattutto con i suoi discepoli. Il Vangelo di S. Giovanni, che abbiamo ascoltato per diverse domeniche, ci ha guidati fino alla meta, cioè alla chiara affermazione del mistero della eucaristia che Gesù annunzia apertamente: “ Io sono il pane vero disceso dal cielo; chi mangia la mia carne avrà la vita eterna.” Un discorso così difficile non l’aveva mai atto e molti, forse disgustati , lo abbandonano: “ è un discorso troppo duro, scandaloso. Tra l’altro incombe anche un certo rischio. I discepoli che cosa pensano ? Gesù lo intuisce , e forse con amarezza e timore, chiede : “ volete andarvene anche voi ?” Ci sarà stato qualche momento di imbarazzante silenzio, durante il quale S. Pietro ripensa: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente “ E gli altri discepoli sentono echeggiare nella mente “ ma chi è costui? “ E altri ancora: “ nessuno ha mai parlato come costui “ ! Ed anche , come eco chiara e insistente , “ : Io sono la Via, la Verità e la Vita” Chi segue me non cammina nelle tenebre.” Irrompe, ancora una volta, S. Pietro rispondendo : “Signore, da chi andremo, Tu solo hai parole di vita eterna.” Che splendida conclusione di una situazione che respirava aria drammatica. Non importa se hanno capito quello che affermavano e promettevano gli apostoli .Nulla vieta di pensare, come già altra volta,che Gesù potesse pensare; “ non il sangue e la carne ti hanno fatto parlare così.! Però la mobilissima espressione ci consola e ci conferma nella fede: “ Lui solo ha parole di vita eterna e di verità” E S. Paolo con l’animo esultante , ci dirà : “ non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabilito che possiamo essere salvati”. Come è chiaro che si devono escludere tutti “ gli dei effimeri”, i “ falsi profeti”, “gli imbonitori di assurdità, e di fantasiosi favoreggiamenti. che danzano indisturbati, e ignobilmente seguiti, nelle piazze delle nostre menti. Ripetiamo, in cuor nostro con la santa Chiesa : Gesù Cristo, nostro Signore: questa è la nostra fede. !