Cinema in piazza a San Giovanni Gemini, con proiezioni in programma a partire dal prossimo sabato 28 luglio. Si comincia alle 21.00 con la proiezione della docu-fiction La voce del corpo del regista siciliano Luca Vullo, un lavoro che indaga in modo divertente ed educativo la capacità degli italiani di comunicare senza parole.
Piazza La Corte farà da sfondo alle serate dedicate alle proiezioni ed inserite nel calendario di eventi proposto dal Comune di San Giovanni Gemini per l’estate 2018.
Il regista Luca Vullo, di ritorno dal Taormina Film Fest 2018 durante il quale ha ricevuto il premio Sebastiano Gesù per il suo ultimo lavoro documentaristico Ccà Semu, inaugurerà la rassegna di appuntamenti e sarà presente per condividere con i presenti il racconto di un viaggio all’interno della gestualità siciliana tra stereotipi, storia, lingua e cultura e per raccontare come la realizzazione di questo documentario lo abbia portato in giro per il mondo fino a farlo conoscere come esperto di gestualità italiana e ambasciatore della nostra cultura nel mondo.
L’evento è a cura di Magaze.
Sinossi “La voce del corpo”. Sicilia, qualche secolo fa. Un re straniero vuole verificare di persona ciò che è venuto a scoprire riguardo ai siciliani, e cioè che sono individui in grado di cimentarsi in lunghi discorsi…senza proferire nemmeno una parola. Come fanno? Utilizzando, come pochi altri al mondo, i gesti del viso e i movimenti del corpo. Prendendo avvio da una leggenda tratta dagli scritti di Giuseppe Pitrè, liberamente reinterpretata, La voce del corpo è una docu-fiction che conduce lo spettatore all’interno di un viaggio, tra fantasia e realtà, con l’intento di farlo divertire con gusto, portandolo verso un’approfondita conoscenza di una delle caratteristiche più originali dei siciliani.
L’incredibile capacità di comunicare con i gesti è stata infatti per il popolo siciliano ciò che gli ha permesso di farsi comprendere in ogni momento della sua storia e da qualsiasi popolo straniero giungesse nella sua terra, per dominarlo o per rendergli omaggio. Avvalendosi delle qualità di alcuni tra i più talentuosi attori locali e girato in svariate parti della Sicilia, La voce del corpo si propone anche di essere un utile, ma pur sempre scanzonato e frizzante, vademecum per i turisti interessati a sapere di più sul luogo che si apprestano a visitare e sulle persone che lo popolano.
Ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio, oltre agli attori-guide, anche alcuni personaggi di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo siciliani tra cui Pippo Baudo, Emma Dante, Lucia Sardo, Salvo La Rosa, Mimmo Cuticchio. Realizzato in collaborazione con la Film Commission Sicilia e l’assessorato Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, la docu-fiction di Luca Vullo conta anche su una colonna sonora per gran parte made in Sicily, con brani di gruppi quali Agricantus, Tinturia e Ipercussonici.
Biografia Luca Vullo. E’ autore, regista, produttore cinematografico e teatrale con base a Londra. Con la sua casa di produzione Ondemotive Productions Ltd ha realizzato documentari socio-antropologici quali Dallo zolfo al carbone sull’emigrazione siciliana nelle miniere di carbone in Belgio a seguito del Patto Italo Belga del 1946. Successivamente crea La Voce del Corpo una docu-fiction sulla gestualità del popolo siciliano che si è evoluta in un successo internazionale di cross-medialità diventando il suo primo spettacolo teatrale.
Le sue ultime produzioni documentaristiche sono INFLUX, che narra dell’emigrazione italiana contemporanea nel Regno Unito prima della BREXIT ed è distribuito da Netflix in tutto il mondo; Dallas in Prizzi, girato a Prizzi (Sicilia) e prodotto dallo psichiatra americano Dave Atkinson, che racconta uno scambio artistico, umano e culturale tra Sicilia e America; Ccà Semu, girato a Lampedusa e prodotto dall’Università UCL di Londra, frutto di una ricerca scientifica volta ad analizzare gli effetti dell’emigrazione sui lampedusani e sull’isola di Lampedusa.