CATANIA – Insoddisfatto della riparazione, spara al meccanico. E’ accaduto a Catania, dove Alfio Sanfilippo, 51 anni, e’ stato arrestato da agenti della Squadra Mobile per tentato omicidio. E’ accusato di avere sparato il 23 giugno scorso in via De Lorenzo a Catania a un meccanico che non avrebbe riparato a dovere il suo scooter. A Sanfilippo e’ stata contestata l’aggravante dei motivi abietti o futili, e dovra’ rispondere anche di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di un’arma da fuoco.
Il movente del ferimento del meccanico ventenne Giovanni Vecchio, il 23 giugno scorso in via De Lorenzo nel quartiere di San Cristoforo, e’ legato alla non perfetta riparazione alla forcella di uno scooter. Per questo motivo il giovane divenne il bersaglio di Alfio Sanfilippo di 52 anni, detto ‘u carruzzeri’, sorvegliato speciale, contiguo al clan Cappello, denunciato in passato per il favoreggiamento della latitanza di Iano Lo Giudice capo storico del “carateddi”. Le immagini di una telecamera hanno documentato per gli investigatori l’andirivieni in bicicletta dell’uomo, con tanto di mano alla cintola, esattamente prima e dopo il ferimento di Vecchio. Individuato Sanfilippo gli agenti della Mobile lo hanno braccato perquisendo quella stalla nel cortile Motta Porto nella quale aveva fatto nascondere Iano Lo Giudice. Dentro c’era la bicicletta elettrica sulla quale era stato notato. In casa sua, sono stati trovati gli abiti appena lavati che indossava il pomeriggio del tentato omicidio. Prove che hanno inchiodato Sanfilippo sottoposto allo ‘stub’. Dalle indagini e dalle testimonianze di persone che si trovavano nei pressi di via De Lorenzo e’ emerso che la mattina del ferimento il meccanico poi colpito dalla pistolettata aveva avuto un litigio con il genero di Sanfilippo proprio per quella forcella mal riparata dello scooter della moglie, figlia di Sanfilippo. Il malfattore, avvertito il fatto di essere stato scoperto, si era reso irreperibile violando la sorveglianza speciale dell’obbligo di soggiorno: martedi’ mattina e’ stato intercettato dagli agenti della Mobile nei pressi del carcere di Brucoli dove stava per costituirsi. Il fermo e’ stato convalidato dal gip che ha emesso ordinanza di custodia cautelare per tentato omicidio e detenzione illegale di un’arma.