SAN CATALDO. Si riconferma all’avanguardia tecnologica la Farmacia Maira di San Cataldo. Da qualche settimana è, infatti, attivo un sistema robotizzato che gestisce il magazzino e attraverso un impianto di posta pneumatica trasferisce i farmaci sul bancone dove il farmacista può fornire, senza doversi allontanare, i suoi consigli per la corretta gestione del medicinale e, più in generale, svolgere opera di educazione sanitaria. L’impianto di ultima generazione è prodotto da un’azienda italiana con sede a Cuneo, la Technilab, che fornisce sistemi robotizzati e automatizzati per la gestione dei magazzini di farmacie e ospedali in tutto il mondo. “La nostra – affermano i titolari dottori Valerio e Roberta Cimino – è una costante attenzione ai nostri pazienti e al territorio per fornire loro non solamente medicinali o altri prodotti ma, soprattutto, consulenze gratuite e servizi di elevata qualità”. Già nel 2015 i dottori Cimino si erano distinti per aver posto sulla facciata della farmacia, nel pieno centro della città, il primo defibrillatore semiautomatico (Dae) esterno disponibile a San Cataldo in partnership con il Seus 118, nell’ambito di un progetto promosso dall’Assessorato regionale della salute. A questo si è aggiunto, l’anno successivo, un distributore automatico intelligente di ultima generazione, refrigerato e blindato, che consente di accedere in qualunque momento ai dispositivi medici e agli integratori di uso più frequente (la legge non consente di inserire nei distributori i medicinali anche se da banco). “Il magazzino robotizzato – continuano i dottori Cimino – è un nuovo strumento per servire al meglio la clientela che si aggiunge ai servizi che la nostra farmacia già offre e che vanno dalla misurazione di peso, altezza, pressione e saturazione di ossigeno, al cosiddetto “holter” pressorio che consente di monitorare la pressione nelle 24 ore migliorando la diagnosi delle patologie ipertensive. Presso la farmacia è possibile inoltre prenotare le visite specialistiche e gli esami diagnostici dalle strutture sanitarie pubbliche e pagare il relativo ticket”.