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San Cataldo. A Gabara effettuate riprese audio visive per un programma televisivo su History Channel.

Redazione 1

San Cataldo. A Gabara effettuate riprese audio visive per un programma televisivo su History Channel.

Sab, 16/06/2018 - 15:45

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SAN CATALDO. E’ stata una giornata speciale, quella di ieri a Gabara. Infatti, a seguito di contatti personali da parte dell’assessore comunale al territorio e ambiente Angelo La Rosa con Fabio Purgatori e Jessica Bombagi della “Stand by me s.r.l.” di Roma, sono state effettuate riprese audiovisive e interviste relative al programma televisivo dal titolo “L’Italia dal treno”, che dovrebbe andare in onda l’autunno prossimo su History Channel. <Certamente una ghiotta vetrina internazionale per San Cataldo, scelto come unico centro minerario all’interno di un programma che racconta l’Italia attraversata da un treno storico – ha sottolineato l’assessore La Rosa – e ció è stato possibile per gli interessanti lavori di recupero e valorizzazione di un’area mineraria da troppo tempo abbandonata. Oggi esempio di sinergia tra Amministrazione Comunale, Azienda Foreste, Distretto Minerario, Ispettorato Forestale e Soprintendenza ai BB.CC. Lavori che si sono potuti fare grazie agli operai della forestale e al senso di appartenenza concreto e generoso di numerosi imprenditori e artigiani sancataldesi>. Per la cronaca, la “Stand by me” ha dedicato l’intera mattinata di ieri a girare scene emozionanti con un gruppo di ragazzi di “Teatro Insieme”, facendo rivivere momenti della dura vita lavorativa dei “carusi” su e giù per le discenderie dal gradino rotto, nei tratti in galleria e nei fronti di scavo. Nel pomeriggio, invece, l’assessore La Rosa è riuscito a combinare l’incontro tra lui, il regista della Stand by e il vecchio “surfararo” Rosario Virga, classe 1923, per una emozionante intervista sui luoghi. Nonno Rosario, di 94 e mezzo (come preferisce puntualizzare), con una lucidità da fare invidia ai giovani, ha soddisfatto le curiosità dell’intervistatore, ricordando brandelli significativi dei suoi 40 anni vissuti nelle solfare Giumentarello, Gessolungo, Tumminelli, quando sin dalla tenera età di dieci anni, seguendo il fratello maggiore e il padre, faceva quattro ore di cammino all’alba per raggiungere la Giumentarello nell’ennese.