E’ del tutto eccezionale che la liturgia proponga la memoria di un santo in giorno di domenica. Ma è bene sottolineare che si tratta di una “solennità”. Questo ci ricorda che si tratta di Santo unico nella storia della salvezza, nella “trama” biblica, e nella liturgia della Chiesa. La Chiesa onora i santi facendoci ricordare il giorno della loro morte, che però viene chiamato “ dies natalis” giorno della nascita al cielo. Di nessuno si fa festa anche per “la nascita a questa terra .Ma si tratta di S. Giovanni Battista. ”Sono diverse le ragioni che rilevano la sua importanza, che noi possiamo solo accennare citando appena il titolo. Giovanni Battista è l’ultimo dei profeti che raccorda l’A.T. con il N.T. Appartiene per nascita al Vecchio Testamento e si immette nel Nuovo con la presenza di Gesù. Il suo privilegio, unico, e di altissima valenza , è quello di essere il Precursore di Gesù, cioè colui che lo precede nel tempo e lo annunzia presente al popolo, quando con gloriosa enfasi lo indica : “Ecco l’Agnello di Dio” e per gli Ebrei l’espressione era densissima di significato e di memoria. Che fosse uomo che nel pensiero e progetto di Dio occupava un posto di primissimo piano per la realizzazione della salvezza, appare dai molti segni strani e misteriosi che lo accompagnano fin dalla nascita. Il suo nome Giovanni significa “ gratia Dei” , grazia ,favore, benevolenza di Dio. Alla presenza di Gesù, ancora nel grembo materno, come del resto era anche lui, esulta di gioia. Il padre Zaccaria, che era rimasto muto da quando l’angelo ne aveva annunziato la futura nascita, riacquistò la loquela e ne tesse l’elogio, eccellente, dicendo: “ Tu bambino sarai chiamato profeta dell’Altissimo”. E Gesù parlando di lui, ebbe a dire : “ Non surrexit maior” cioè “tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Giovanni Battista”. Giovanni fu gigante della santità, dalle incorruttibile correttezza, fino a dare la sua vita, e ha preparato il popolo all’accoglienza del Messia, con modi duri: “ Razza di vipere “ ma anche con tocchi di tenerezza, ricordando la misericordia di Dio : “ Raddrizzate i suoi sentieri e tutti vedranno che Dio è il Salvatore.” .
“E sedutosi … li ammaestrava”: In verità vi dico: non surrexit maior ( di don Salvatore Callari)
Lun, 25/06/2018 - 07:00
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