IDEE PER UN PROGRAMMA:
Un programma che alzi il livello culturale e sociale della comunità
Che sia utile per migliorare la vita comunitaria
Che sia fattibile senza la necessità di intraprendere percorsi di sviluppo irrealizzabili
Punto fondamentale di un progetto per Montedoro e i suoi cittadini è quello di ricostruire il senso di una comunità vitale, fattiva, solidale che per le scelte fatte dalle amministrazioni precedenti è diventata sempre più individualista e per alcuni versi anche ghettizzata, divisa in comparti separati e contrapposti.
Il concetto di comunità che noi di Libera…Mente intendiamo ha aspetti non soltanto politici ma soprattutto sociali, economici, ambientali e culturali. A nostro parere ciò lo si può realizzare favorendo:
1) PARTECIPAZIONE
Una condivisione concreta e propositiva alla vita amministrativa e civile di questo paese. E’ necessario che ciascun cittadino deve poter contribuire alle scelte che contano per il futuro della collettività. Non si può essere importanti e necessari solo il giorno delle elezioni e poi diventare sudditi di chi pretende di decidere per tutti; per ciò proponiamo:
– Istituzione di commissioni permanenti di cui facciano parte componenti della società civile con funzioni di consulenza e supporto alle attività amministrative.
– Organizzazione di cantieri progettuali in cui coinvolgere tutta la popolazione mediante
– Gruppi volontari di consulenza affiancati da uno sportello amico comunale che dia le informazioni necessarie in termini di bandi, leggi, eventuali concorsi, finanziamenti, ecc….
– Incentivare l’associazionismo attivando in modo trasparente ed efficace l’istituto della democrazia partecipata.
– Rendere fruibile una struttura comunale per ospitare gratuitamente le associazioni locali al fine di favorire forme di comunicazione e di interazione tra esse per realizzazione di progetti condivisi.
– Informare con frequente periodicità i cittadini mediante un notiziario (cartaceo, volantini distribuiti porta a porta, e/o tramite web/applicazione per smartphone) di tutti gli atti amministrativi e dando anche preventivamente avviso di tutte le attività che si intendono intraprendere.
– Favorire la promozione di referendum propositivi.
2) EQUITA’
Il paese non può essere diviso in cittadini di serie A e cittadini di serie B e i loro bisogni e necessità non possono essere realizzati in base alle amicizie, alle parentele o al partito di cui si fa parte. Le esigenze di ciascuno e di tutti vanno rispettate e vanno soddisfatte non come favori ma in quanto diritti di cittadinanza; per questo noi proponiamo:
– La nomina di un garante che si faccia carico dei conflitti che possano sorgere tra il cittadino e la pubblica amministrazione.
– Un regolamento per l’affido di incarichi professionali.
– Delle graduatorie trasparenti per l’avvio al lavoro.
3) SVILUPPO ECONOMICO
Montedoro ha bisogno di un progetto credibile e realizzabile che riduca lo stato di precarietà e di incertezza che colpisce tante fasce di popolazione ed in particolare tanti giovani costretti a emigrare. Tale progetto deve nascere dalle capacità, competenze e soprattutto dalle vocazioni del territorio (non fare lo stesso errore del Sindaco uscente che ha cercato di trascinare una popolazione dietro i suoi sogni di mezza estate); per questo noi proponiamo:
– Agricoltura. Valorizzare il settore agricolo attraverso l’istituzione di un paniere di prodotti tipici locali per poi essere pubblicizzato attraverso l’organizzazione di fiere espositive e partecipazioni a fiere nazionali ed internazionali.
Recupero dei progetti esistenti per la realizzazione di laghetti collinari o invasi mediante l’utilizzo dei fondi europei per poi essere utilizzati a scopo irriguo; sistemare le strade interpoderali al fine di sviluppare le coltivazioni agricole. Migliorare la zootecnia locale per ottenere un marchio IGP o DOP per il Pecorino di Montedoro. Incentivare il turismo rurale anche attraverso l’utilizzo dei laghetti collinari e/o invasi per la piantumazione di alberi e arbusti.
Organizzazione di mercati contadini a chilometro zero al fine di consentire agli agricoltori del territorio di esporre e vendere le proprie mercanzie garantendo qualità e prezzi modici.
Utilizzare i terreni di proprietà del comune (es. Santa Lucia) con impianti oleicoltura e attraverso la realizzazione di un frantoio caratterizzare l’olio di Montedoro per ottenere un marchio IGP o DOP e nel tempo incrementare la filiera per arrivare ad un prodotto tipico locale associato a prodotti derivati. Per incrementare tali attività il comune potrebbe mettere a disposizione oltre ai terreni anche alcuni locali per la società.
– Ambiente. Rivedere il piano di raccolta dei rifiuti differenziati per poter incentivare la raccolta, l’obiettivo è quello di raggiungere il 100% di rifiuti differenziati. Tali obiettivo è raggiungibile solo attraverso forme di incentivazione alla popolazione.
Valorizzare i terreni argillosi per l’attivazione di impianti agricoli ecosostenibili in maniera tale da regimentare il sistema idrogeologico dell’area e contribuire alla stabilizzazione dei versanti argillosi.
Per il decoro ambientale: eliminazione delle piante infestanti; diradamento delle piante; integrazione e piantumazione di piante e alberi mediterranei e periodica potatura; piantumazione di arbusti mediterranei; creare camminamenti botanici ambientali, attraverso sentieri non invasivi in terra battuta e/o con ciottolato; incrementare l’installazione di fioriere; incentivare l’abbellimento dei balconi; ecc…
– Turismo. Partecipare a manifestazioni promosse da enti o istituzioni ed associazioni nazionali e regionali che diffondono la fruizione del patrimonio storico naturalistico ed ambientale dell’area come ad esempio percorsi etno-antropologici, strade del vino la Magna via Francigena, festival dei Borghi d’Italia, bandiera arancione.
Promuovere, in collaborazione con altri enti locali ed associazioni del territorio eventi musicali, culturali, artistici, cinematografici, sportivi, ecc… che favoriscono la conoscenza diretta delle nostre risorse ambientale da parte di gruppi e comunità regionali, nazionali ed estere.
Ripristinare convenzioni con agenzie turistiche nazionali ed estere che si occupano di turismo di nicchia o di tipo familiare, scolastico ecc.
Rilanciare il Festival jazz.
– Artigianato. Recupero e rilancio dei vecchi mestieri. (attraverso stage nelle fiere, corsi di macramè, un tempo fiore all’occhiello del nostro paese, ecc…).
– Rapporti con l’imprenditoria. Creare una rete di interazione propositiva con imprenditoria locale affinché diventino soggetti attivi del paese realizzando autonomamente, con il patrocinio dell’AC, eventi e manifestazioni collegati con lo specifico settore della loro attività.
Su tutti i settori e i contesti professionali vi sono idee progettuali inascoltate da una politica dominata finora dal pensiero padronale di un’unica persona. I professionisti locali, spesso molto cercati ed apprezzati fuori, qui da noi sono stati sempre trascurati e scavalcati dalle simpatie clientelari degli amministratori; per questo noi proponiamo:
– Valorizzare le competenze locali.
– Incentivare la progettualità locale.
– Dare spazio in maniera adeguata alla professionalità locale.
– Fare in modo di recuperare vecchi edifici per dare opportunità lavorativi alla manovalanza e agli artigiani locali (idraulici, elettricisti, muratori, ecc…).
5) POTENZIAMENTO DEI SERVIZI ALLA COLLETTIVITÀ.
Tanti anni e tante risorse per inseguire chimere faraoniche ed irrealizzabili hanno impoverito quei servizi alle fasce di popolazione più bisognose (anziani, disabili, famiglie disagiate, persone non autosufficienti, ecc…). Preferire logiche assistenzialiste in cambio di voti non è morale; per questo noi proponiamo:
– Presentare un progetto che possa permettere a tanti anziani di vivere la tranquillità del nostro territorio, anziani sia bisognosi di attenzione sia ancora efficienti che cercano tuttora di vivere una esistenza dignitosa.
– Il potenziamento dei servizi domiciliari agli anziani ed ai disabili, prevedendo forme di supporto per il disbrigo di pratiche, di bisogni quotidiani, di partecipazione a eventi culturali, sociali e religiosi.
– Promuovere per le fasce di popolazione anziana e/o inabile al lavoro forme aggregative attive che valorizzando la pregressa esperienza professionale e/o di vita, li impegni in lavori socialmente utili, nella custodia dei beni museali, nella testimonianza della memoria storica del paese.
– Favorire un’integrazione solidale che contrasti forme di abuso e/o di indifferenza e consenta agli immigrati storici e occasionali di inserirsi nella vita della comunità.
6) TRASPARENZA AMMINISTRATIVA E CONTABILE.
Molte delle vicende amministrative del nostro comune non sono state e non sono chiare come ad esempio: quale è la vera situazione delle convenzioni stipulate dall’A.C. con privati gestori delle strutture pubbliche? qual è lo stato attuale dell’approvazione del nuovo Piano Regolatore? Perché alcuni contratti con i lavoratori precari sono a 32 ore ed altri a 18 ore? Ecc… Ma soprattutto qual è la situazione contabile del bilancio delle casse comunali? Vi sono debiti e contenziosi con altri enti e/o amministrazioni pubbliche? Vi sono contenziosi o debiti con privati? Le entrate inscritte in bilancio sono realmente esigibili? Noi temiamo che la nuova amministrazione si troverà a gestire un probabile dissesto economico che produrrà grandi difficoltà ai cittadini; per questo noi proponiamo:
– Che l’Amministrazione uscente rendiconti in modo chiaro e documentato a tutta la popolazione l’effettiva situazione amministrativa e contabile.
– Costituire un pool di esperti che consenta al nostro comune di programmare un percorso di uscita dalla precarietà economica del Comune senza gravare sui cittadini.
– Riequilibrare le tassazioni IMU, TASI, TARI attraverso la rielaborazione della IUC e dei regolamenti attualmente vigenti, ponendo particolari attenzioni alle classi più deboli.
– Favorire la convenzione con le imprese locali per ristrutturazioni a prezzi agevolati.
Che futuro hanno i nostri giovani e qual è il presente per quelli che non sono ancora partiti? Siamo sicuri, come vogliono farci credere, che la loro vita qui sia soddisfacente e soprattutto libera da rischi e pericoli? E’ giusto far finta di niente e lasciare che le cose vadano avanti così? Abbandonare al proprio destino e lasciare tutto al caso non è una azione da buon amministratore, non possiamo aspettare che accada il fattaccio per poi cercare rimedi; per questo noi proponiamo:
– Rilancio della consulta giovanile.
– Incentivi ai giovani attraverso forme di lavoro e borse di studio ai più meritevoli.
– Sportello giovani per orientamento al lavoro.
– Web radio.
– Incentivare attività sportive differenziate.
– Coinvolgerli nelle scelte amministrative al fine di far crescere quel senso di appartenenza alla base di un impegno a cercare soluzione per rimanere partecipi e solidali con la comunità.
8) EFFICACE E CORRETTA GESTIONE DEL PATRIMONIO COMUNALE.
Il comune ha nel tempo acquisito in proprietà un ingente patrimonio di beni immobili, artistici, e strutturali, che potrebbero servire a migliorare la qualità di vita dei cittadini e convogliare l’interesse di investitori e visitatori. Ma questi beni hanno favorito solo pochi e sono sfruttati per interessi privati; per questo noi proponiamo:
– Favorire forme ludiche aggregative per i ragazzi (dopo scuola, ecc…).
– Promuovere ed incentivare il volontariato giovanile per implementare la fruizione dei beni artistici, culturali e paesaggistici.
9) RIASSETTO URBANISTICO FUNZIONALE AD UNA ABITABILITÀ CONDIVISA.
Il sindaco uscente ha per sue scelte umorali e dannose ha desertificato il centro storico; per cui noi proponiamo:
– Attrezzare spazi del paese con l’istallazione sociali per bambini e ragazzi.
– Promuovere il recupero delle case fatiscenti e/o abbandonate (paglialora).
– Avviare le procedure per la demolizione di immobili fatiscenti per l’acquisizione al fine di favorire la vendita possibilmente agli emigrati.
– Ottimizzazione dei servizi di gestione e custodia del cimitero, strutture sportive, anche mediante convenzioni con cooperative.
– Promuovere forme di “adozione di spazi pubblici (fioriere, verde, ecc…) e strutture.
– Favorire l’assegnazione di “li cumunedda” a privati che si impegnino a coltivarli come orti e/o a piantumare arbusti e piante tipiche del nostro patrimonio.
– Rendere efficienti i servizi di tutela ambientale mediante potatura ed estirpazione diradamento del verde, Piantumazione di Cipressi, oleandri, piante nane, ‘nzinzoli.
– Sistemazione delle periferie, dell’area attorno all’edicola San Calogero, della villetta Parco delle Rimembranze e l’area attorno all’edicola della Madonna delle Grazie.
– Favorire la convenzione con le imprese locali per ristrutturazioni a prezzi agevolati.
10) ELABORAZIONE DI UN PROGETTO CULTURALE/ARTISTICO NEGOZIATO CON LE DIVERSE FASCE DELLA POPOLAZIONE.
Da molto tempo oramai nel nostro comune le attività in questi settori sono figlie episodiche
– La riorganizzazione del centro culturale permanente presso la Casa Volpe, che promuova con periodicità programmata eventi finalizzati a diffondere diverse forme artistiche e letterarie.
– Installare presso le strutture comunali mostre permanenti che conservino e diffondano la memoria delle vicende storiche, letterarie ed artistiche del nostro paese dalla fondazione ad oggi.
– Catalogare tutte le opere d’arte anche di artisti locali disseminate nei vari siti comunali in una pinacoteca pubblica che le renda pienamente fruibili dal pubblico.
– Promuovere attività extra scolastiche rivolte ai giovani studenti in collaborazione con la scuola e le associazioni di volontariato che favoriscano opportunità relazionali e formative equilibrate e che prevengano fenomeni di disagio sociale e di abbandono scolastico.
– Attivare una “Università del tempo libero” che consenta a tutte le diverse fasce di popolazione di frequentare in modo attivo e produttivo corsi di formazione nella logica dell’apprendimento permanente.
– Costituire e pubblicizzare un itinerario che colleghi funzionalmente i diversi luoghi di interesse artistico, culturale e naturalistico, e che offra ai visitatori una permanenza nel nostro paese organizzata, interessata e tutelata.
– Valorizzare le tradizioni popolari del nostro paese, recuperando la memoria e l’identità.
– Valorizzare e conservare i murales eliminando i supporti di eternit che sono tossici e salvare il dipinto mediante tecniche appropriate.
11) RETI DI COMUNI (Terre di Collina, Distretto socio-sanitario- Enti sovraordinati Consorzio Bonifica).
L’A.C. uscente ha volutamente, per un distorto principio campanilistico e per la tracotanza megalomane del sindaco e dei suoi fidelizzati, trascurato la partecipazione ed il collegamento con le istituzioni sovra comunali. Ciò ha impedito al nostro comune di migliorare i servizi sociali, la viabilità, le proposte culturali e di promozione del territorio; per questo noi proponiamo:
– La rivitalizzazione delle istituzioni consortili esistenti (terre di collina, distretto socio-sanitario).
– La creazione di interazioni di scopo con altri Enti Locali e con le associazioni operanti sul territorio per valorizzare le risorse e co-progettare lo sviluppo di specifici aspetti dei nostri contesti ambientali.
– La costruzione di partenariati con realtà nazionali ed estere per l’utilizzazione di fondi comunitari finalizzati alla realizzazione di progetti che offrano nuove e più larghe possibilità di sviluppo al nostro paese.
12) COLLEGAMENTI CON IL MONDO DELL’EMIGRAZIONE
Montedoro non finisce ai confini geografici del paese, ma vive e pulsa dove sono i tanti emigrati che per scelta o necessità sono andati via da qui. Tanto ancora si può progettare, se la si smette con la politica della retorica e si creano ponti stabili con le comunità che vivono altrove valorizzando le loro proposte e le loro competenze. Noi, infatti, riteniamo che il mondo della nostra emigrazione può fare molto per aiutare questo paese a non morire socialmente ed economicamente. Ma per far questo, non basta realizzare una volta l’anno attività di svago e di buona accoglienza, ma si può e si deve, secondo noi, fare di più, molto
– Istituzionalizzando delle figure di supporto all’amministrazione, da individuare tra i nostri concittadini emigrati che facciano da ponte tra il mondo dell’emigrazione e la nostra comunità.
– Costituendo una consulta dell’emigrazione, che periodicamente, utilizzando le diverse manifestazioni organizzate nei luoghi di maggiore presenza o i periodi di vacanza o i nuovi mezzi tecnologici, venga chiamata a pronunciarsi preventivamente su scelte rilevanti per la nostra comunità.
– Riducendo ulteriormente le tasse che pagano coloro che abitano nel nostro paese solo saltuariamente.
– Concedendo agevolazioni creditizie e/o sgravi degli oneri dovuti a chi intende ristrutturare o acquistare vecchi immobili a Montedoro.