Il Maggio dei Libri a Villalba; “Chi nnicchi-nnacchi?”

VILLALBA – “Nel dialetto c’è la storia del popolo che lo parla”.   L’11 maggio 2018 Villalba ha ospitato, per l’ennesimo anno, “Il Maggio dei libri”: la Scuola è diventata un palcoscenico, i libri i suoi protagonisti. Alla Scuola secondaria di primo grado “G. Garibaldi” di Villalba diretta dalla prof.ssa Graziella Parello, studenti, genitori, nonni, docenti, scrittori, gente comune, si sono cimentati nell’ “arte” del leggere e declamare nella lingua siciliana. Andrea Camilleri e Tullio De Mauro ne “La lingua batte dove il dente duole” si chiedevano: “Cos’è la lingua, e cos’è il dialetto? Cosa esprimiamo con l’una e cosa esprimiamo con l’altro? In un susseguirsi di riflessioni, aneddoti e memorie, Camilleri e De Mauro raccontano come la lingua esprima chi siamo veramente. Il dialetto è sempre la lingua degli affetti, un fatto confidenziale, intimo, familiare. Come diceva Pirandello, la parola del dialetto è la cosa stessa, perché il dialetto, di una cosa esprime il sentimento, mentre la lingua, di quella stessa cosa esprime il concetto”. “Partendo proprio dalle parole di Camilleri e De Mauro, riferisce la prof.ssa Giuseppa Immordino, che ha organizzato la manifestazione, desideravo trovare il momento giusto in cui collocare delle attività che coinvolgessero tutte e tre le classi della nostra scuola e che prevedessero delle riflessioni sul dialetto. L’occasione si è presentata quest’anno, quando Il centro per il libro e la lettura tra i suoi filoni tematici ha proposto “La lingua come strumento di identità”. Ho reso partecipi di questa idea la Dirigente scolastica, i colleghi e il maestro di chitarra Gaetano Salamone e ci siamo messi a lavorare, in poco tempo, per la buona riuscita di questa giornata. I genitori, anche loro entusiasti della proposta, con la generosità che li contraddistingue, hanno deciso di imbandire una tavola con alcune specialità dolciarie e prodotti tipici villalbesi. Come suol dirsi “i libri sono il cibo per la mente ma anchi la panza voli la so parti!”. Dopo i saluti iniziali della prof.ssa Maria Carmela Scozzari e della Dirigente scolastica, la prof.ssa Immordino, prima di passare la parola agli alunni, ha reso partecipe il numeroso pubblico presente dell’origine del detto “Chinnicchiennacchi”, riportando le parole di Andrea Camilleri: “In dialetto ci sono parole e locuzioni di cui ti scervelli a cercare l’origine, penso ad esempio: chinnicchiennacchi. Significa: “ma che che c’entra?”, “che ci trase?”. Sei mesi fa mi scrive un professore che insegna latino arcaico, e mi spiega che chinnicchiennacchi deriva paro paro dal latino arcaico, basta scrivere col k quis hic in hac (“cos’è questo in questa cosa?”, “che c’entra?) ed ecco svelato il mistero dell’origine di chinnicchiennacchi”. Subito dopo, gli alunni della classe prima hanno suonato e cantato alcuni proverbi siciliani e hanno ricordato alcuni prestiti del Siciliano dal Francese, i ragazzi di seconda, guidati dal prof. Mariano Mistretta, hanno letto e drammatizzato brani tratti dalla letteratura meridionalistica. Gli autori interessati: Giovanni Meli, Cielo d’Alcamo, Verga e Pirandello. Gli alunni della classe terza, oltre ad aver letto e/o declamato in dialetto, detti, proverbi, preghiere e scioglilingua hanno curato le varie fasi della manifestazione. Presenti alla giornata dedicata alla lettura, l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Villalba, Calogerina La Monaca, il presidente del Consiglio comunale di Villalba, Antonio Lupo e l’arciprete padre Achille Lo Manto. Tra i lettori ricordiamo: la contessa Rosemarie Tasca d’Almerita, autrice del libretto “Chi nnicchi-nacchi? Detti di casa mia e non solo”, Maria Nucera dell’Associazione “Beni Culturali Sicilia”, Antonietta Nalbone presidente dell’Associazione “La Clessidra”, Orazio Messina autore di “Or.Me della vita” e i signori Calogero Andolina, Michela Nalbone, Rosy Lombardo, Rosetta Antinoro, Rosario Alessi, Franco Sorce. Ha chiuso l’evento suor Mary Kavishe che ha letto una preghiera in lingua inglese dal titolo “Respect for right to liberty”. … E poi tutti insieme a degustare le prelibatezze tipiche della tradizione dolciaria villalbese!

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