CAMPOFRANCO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Mov5stelle: “Ancora una volta abbiamo potuto appurare quanta voglia di collaborazione e quanto rispetto della minoranza ci sia da parte dell’amministrazione di Campofranco. Come all’inizio di questo mandato ci siamo ritrovati oggi in consiglio comunale a votare la vice presidenza del consiglio, dopo le dimissioni della consigliera Borrelli. In continuità con la nostra politica e nella speranza di poter intavolare un diverso rapporto con la maggioranza, avevamo proposto la consigliera Elisabetta Mazzara, la prima degli eletti con 236 preferenze, al ruolo di vice presidente del consiglio comunale. Ma ecco che succede l’assurdo: Alla nostra proposta ci è stato risposto che “la votazione è segreta, vediamo cosa succede”, facendo presagire la mancanza di condivisione. Al momento del voto però qualcosa non va, c’è una scheda bianca che fa saltare la maggioranza semplice. A quel punto il Presidente del Consiglio dopo una lunga discussione con la Segretaria e la maggioranza decide di far rivotare (scelta mai avvenuta prima d’ora). E fu così che quella scheda bianca si è trasformata magicamente nel voto a favore del consigliere Pera che così è diventato il nuovo vice presidente del consiglio comunale. Alla faccia della collaborazione, dell’atteggiamento costruttivo e del dialogo. Ancora una volta si è andati contro ogni scelta di buon senso che vede assegnare la vice presidenza a tutti i livelli politici, dal consiglio comunale al Parlamento, alle minoranze. Ma non a Campofranco. A Campofranco vige la legge dell’asso piglia tutto, senza riflettere che quando si prende tutto si rischia di perdere tutto! Sarebbe stato più onesto intellettualmente dire che “noi siamo la maggioranza, noi abbiamo il potere, noi decidiamo e non abbiamo alcun rispetto per la minoranza!”, invece di assistere all’ennesimo e indecoroso spettacolo politico. Rammaricati di questo ennesimo atto e di questa presa di posizione che non fa altro che allontanare le forze politiche presenti sul territorio, non possiamo far altro che esternare il nostro completo dissenso e denunciare questa ignobile politica che somiglia molto più ad un’autarchia che ad una democrazia”.
