Visto il programma triennale delle OO.PP: 2018 – 2020…. Si propone la eliminazione della seguente opera programmata: Realizzazione di un sistema di videosorveglianza per la sicurezza del centro abitato di Villalba.
La motivazione, prosegue la nota, che è alla base di questa proposta di emendamento nasce dal deposito presso gli uffici comunali di un Nostro progetto a costo zero per il Comune, con analogo obbiettivo programmatico e di questo non si fa alcuna menzione ne si è a conoscenza di eventuali possibili sviluppi.
A parte il fatto che rimuovere un’opera pubblica utile, dal piano triennale delle OO.PP. non è mai un successo, se consideriamo poi che si tratta di un’opera fortemente voluta dalla cittadinanza , per la quale si è celebrato un consiglio comunale aperto, è chiaro che siamo di fronte a una sconfitta, per chi la propone, per chi la riceve e per la popolazione tutta. Questa storia del regalo del progetto al Comune è nato male e vuole finire peggio. Perché non si tratta di prevaricazione a una azione di generosità, sappiamo che questo è un punto di cui l’opposizione fa un motivo di principio, in verità abbiamo cercato di superare le nostre perplessità assumendo informazioni per una via legale che potesse portare ad accontentare quella parte politica salvando l’opera. Abbiamo rilevato il contenuto di alcune determinazioni del Consiglio di Stato che richiamano le sentenze del TAR del Lazio, dove espressamente si dice che: che soggetti privati non possono sostituirsi alla pubblica amministrazione in materia di opere pubbliche. Lo studio di fattibilità dell’opera stessa e i livelli preliminari della progettazione, sono esclusivo compito degli uffici preposti di P.A. . Se l’opera è soggetta a finanziamento con bando pubblico , poi l’amministrazione deve procedere se lo ritiene a dare l’incarico esterno per la redazione del progetto definitivo o esecutivo. Forse solo in questo frangente si può inserire l’istituto della donazione, ma sempre e solo attraverso una conferenza di servizio che metta la donazione sui binari dei contratti di P.A. . Ci deve essere cioè un tavolo tecnico dove: 1) l’amministrazione accetta la donazione, 2) l’ufficio verifica se ci sono le condizioni e da le direttive; 3) Il donatore dichiara di assumersi i costi della progettazione; 4) il professionista incaricato dal donatore compie tutti gli atti contrattuali necessari ad assumersi la responsabilità in linea tecnica del progetto e libera formalmente l’Amministrazione di costi economici relativi alla sua prestazione. Per queste considerazioni, non contrattabili per legge, riteniamo che l’unica via per procedere alla pianificazione dell’opera pur dando soddisfazione politica all’opposizione sia quella di fare , prima del voto in consiglio comunale una conferenza di servizi per meglio comprendere le ragioni di ogni parte. L’opposizione , nella parte finale dell’emendamento dice: ne si è a conoscenza di eventuali possibili sviluppi. Se si vogliono sapere gli sviluppi del caso, portiamo a conoscenza che in questa settimana è arrivata la nota della Prefettura di Caltanissetta, che informa le amministrazioni, sulla circolare del Ministero dell’Interno relativa al Patto per la Sicurezza Urbana, fissando, per gli enti locali interessati, il termine del 30 Giugno p.v. la data di scadenza per la presentazione delle richieste per il finanziamento dei progetti di videosorveglianza ( il decreto ministeriale è visionabile sul sito wwwsicurezzaurbana.anci.it). Per queste Ragioni riteniamo sia il caso di discutere sulle cose possibili. Crediamo che il buon senso sia presente in ogni parte politica, non ci vuole molto a capire che per ripicche politiche ci va di mezzo il paese. Noi siamo pronti al dialogo e ha sostenere le nostre convinzioni supportati dalle normative a cui un P.A. è obbligata ad attenersi. Non può passare la superficialità con cui si dice “se volete il sistema si trova”. Semmai ai nostri avversari Diciamo: se c’è un sistema diverso, nei parametri della legge per accettare un progetto preliminare “donato”, dimostratecelo, con atti formali”.