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“E sedutosi… li ammaestrava”: Perchè dubitate? (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi… li ammaestrava”: Perchè dubitate? (di don Salvatore Callari)

Lun, 02/04/2018 - 07:00

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E SEDUTOSI …. LI AMMAESTRAVA : PERCHE’ DUBITATE ?
di don SALVATORE CALLARI
E’ Pasqua ! L’evento più importante ed essenziale per la vita di Cristo, della Chiesa, e di ogni credente. Ma è anche la voce che corre e attraversa tutta la società. Anche quelli che non credono o sono indifferenti e guardano da un’altra prospettiva solamente umana. E’ l’occasione per far festa , in qualunque modo, anche senza un sostanziale riferimento alla Risurrezione di Cristo. Ma per il cristiano, è, e deve essere la verità che lo coinvolge, lo impegna concretamente nella sua vita. La sua fede non può prescindere da questo. E’ come dire che non può fare a meno di partire da questa realtà se vuole dare alla sua fede un fondamento sicuro. “ Se Cristo non fosse risorto” non avremmo solide ragioni per giustificare il Cristianesimo, l’esistenza della Chiesa, la fede dei cristiani. Mi piace, pertanto, rilevare , con particolare attenzione, proprio il dato storico della Risurrezione. Quasi alla maniera di un incontro tra amici, immaginiamo che si trovano a discutere proprio riflettendo, constatando lo straordinario, impensabile, evento della Risurrezione. I tre partecipanti a questo ipotetico simposio sono : il profeta Geremia , S. Paolo, Maria Maddalena. Già secoli prima della venuta di Cristo, i profeti, alcuni in modo particolare, come Isaia e Geremia, descrivono la sorte del Messia-Servo di Dio , e citano tristemente quello che pensano e progettano i suoi avversari. Geremia :
“ Abbattiamo l’albero nel suo rigoglio, strappiamolo dalla terra dei viventi, il suo nome non sia più ricordato”. Risponde S. Paolo, quasi in tono canzonatorio: ma “ Dov’è o morte la tua vittoria? Dove’è il tuo ( inutile ) pungiglione ? “ E’ una chiara ridicolizzazione di quanti avevano creduto di strappare Cristo dalla terra dei viventi, e Maria Maddalena , con l’aria di una esultanza incontenibile, interviene : “ Il Signore della vita era morto, ma ora è vivo, trionfa”… E noi ci permettiamo di accostarci ai tre suddetti personaggi e col giubilo del cuore affermiamo e gridiamo “ Sì ne siamo certi, Cristo è davvero risorto.” La liturgia che ci ha fornito le espressioni usate, ci dice ancora : “Tu Re vittorioso, donaci la salvezza”. Sta a noi accoglierla, perché Gesù la offre sempre con amore generoso . Iniziando con Lui una vita nuova. Pasqua sia per ciascuno di noi il giorno di un nuovo inizio. Auguri!