Mussomeli, i pellegrini del Vallone

MUSSOMELI –  Che anche, se non soprattutto, in una cittadina medievale come Mussomeli, indubbiamente ricca sotto tale aspetto, il turismo religioso potrebbe dar vita a un flusso costante con conseguente indotto economico, lo sosteniamo da tempo, tant’è, che già una quindicina di anni fa s’era ipotizzato un gemellaggio tra Mussomeli, Loreto, Lourdes e Fatima, in nome della Madonna.  Concetto ripreso in tempi più recenti grazie anche all’exploit dei lamentatori della Madrice invitati in prestigiosi festival e università, al ricco patrimonio immateriale relativo alla Settimana Santa, e in particolare alla presenza del santuario della Madonna dei Miracoli.  Si inquadra in quest’ottica l’adesione da parte del Comune, al progetto “I Pellegrini del Vallone” elaborato dall’Info Point turistico del Libero Consorzio comunale di Caltanissetta con sede a Mussomeli, relativo appunto, a un itinerario che interessa i territori di Acquaviva Platani, Sutera, Campofranco e Mussomeli.  E’ stato quindi approvato lo schema di protocollo “Per la definizione di azione condivise e per la gestione di risorse umane e strumentali finalizzate alla valorizzazione dell’offerta, del marketing turistico e dell’itinerario intercomunale “I Pellegrini del Vallone”.   “Il turismo religioso –dicono i componenti della Giunta Catania- è in grande crescita e richiama milioni di pellegrini, turisti, giovani, famiglie che si mettono in cammino non solo per fede ma anche per scoprire bellezze architettoniche e naturalistici. Mussomeli è un paese dove è ancora fortemente radicata la dimensione socio-religiosa un luogo che offre paesaggi ameni e atmosfere suggestive per ritemprare la propria fede e ritrovare se stessi. In particolare grazie alla maestosità del Santuario della Madonna SS. dei Miracoli, nato a seguito del miracolo di un paralitico avvenuto nel 1530, episodio narrato da un antico manoscritto del convento di San Domenico. A cui si somma l’indiscussa bellezza dei preziosi paramenti indossati dai confrati per le processioni del giovedì e venerdì Santo e la magnificenza delle altre chiese e conventi e delle opere d’arte in esse custodite, tutti elementi in grado di attirare visitatori e far diventare meta di turismo religioso la nostra cittadina”. (R.M.)

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