Salute

Mussomeli, Castello Manfredonico da affidare a Ente no profit

Carmelo Barba

Mussomeli, Castello Manfredonico da affidare a Ente no profit

Dom, 04/03/2018 - 07:45

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MUSSOMELI –  Affidare il trecentesco castello manfredonico-chiaramontano a una Fondazione no profit per il suo pieno rilancio non solo culturale.  Ci rimuginava da tempo il sindaco Giuseppe Catania e adesso quell’idea ha trovato forma compiuta e sottoscritta nella delibera con la quale la Giunta municipale ha approvato la “Manifestazione di interesse per la partecipazione al Bando Storico, Artistico e Culturale 2017 “Il bene torna comune” promosso dalla Fondazione Con il Sud”.  La delibera, completa di tutti gli allegati necessari (Planimetria catastale, visura, decreto di vincolo, relazione generale, etc), è stata approvata mercoledì.  Il Comune, tramite il sindaco Giuseppe Catania, ha quindi presentato formale domanda per partecipare al bando con il quale il castello, esteso per 11.000 mq, potrebbe essere dato in affido per almeno dieci anni. In cambio di un canone annuo di 30.000 euro, il castello potrebbe essere utilizzato quale location privilegiata per attività culturali, di formazione, commerciali, produttive, di ristorazione, di ricezione e ospitalità. Insomma il castello potrebbe anche offrire banchetti (non solo medievali) ed accogliere visitatori ospitandoli anche di notte nelle sale nobili, come per altro avviene da sempre in altri castelli europei, ad esempio quelli scozzesi.  Sono invece espressamente vietate le attività di assistenza sociale e assistenza sanitaria. Il canone, viene specificato, sarà valido per almeno dieci anni e non potrà in tale periodo subire variazioni. Inoltre, il proprietario, ovvero il Comune, si impegna a detrarre, dal pagamento del canone, l’importo previsto per le ristrutturazioni e gli adeguamenti strutturali per un periodo iniziale sufficiente a riassorbire il costo sostenuto dall’affidatario.  Prima, però, il maniero sarà sottoposto a valutazione da parte della Fondazione Con il Sud. Nella domanda il sindaco ha specificato di essere a conoscenza e di accettare che, in caso di selezione da parte della Fondazione, verrà formalizzata, attraverso una convenzione, l’effettiva disponibilità del castello, ai fini del suo inserimento in una lista dei beni la cui valorizzazione sarà successivamente promossa dal Bando.  La disponibilità del castello potrà quindi essere concessa per almeno 10 anni, al soggetto responsabile della partnership che risulterà assegnataria del contributo della Fondazione, per attività di rilevanza sociale e di pubblica utilità. Nel castello, per altro, sono previsti nei prossimi tre anni, gli interventi da parte della Sovrintendenza per la messa in sicurezza del costone roccioso (soggetto a rischio R4).  In conclusione, l’idea portata avanti dall’amministrazione è molto semplice: il castello ha delle enormi potenzialità da valorizzare e tale valorizzazione la si potrà ottenere ricorrendo a partner esterni alla pubblica amministrazione che, tramite i propri canali, ne consentiranno una migliore fruizione, apportando loro ovviamente un ritorno economico, ma al contempo creando un indotto trasversale di economia turistico-alberghiero-culturale per la comunità, e garantendo un canone annuo al Comune. Queste almeno le aspettative. (ROBERTO MISTRETTA)