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Mussomeli, ancora Erasmus plus. Meeting a Barcellona presso l’escola “Santiago Ramòn y Cajal”.

Carmelo Barba

Mussomeli, ancora Erasmus plus. Meeting a Barcellona presso l’escola “Santiago Ramòn y Cajal”.

Ven, 16/03/2018 - 16:10

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MUSSOMELI –  (Dalla scuola)L’Istituto comprensivo “Paolo Emiliani Giudici” porta avanti, nella sua seconda annualità, il progetto Erasmus plus “RAMP: Raising achievement in migrant pupils”, con la sua quinta mobilità in Spagna per un incontro di formazione dei docenti.   Le insegnanti Tomasini Rosalinda, coordinatrice del progetto, Di Giovanni Maria Angelica, Maniscalco Elena e i proff. Di Pasquale Francesca e Piazza Michele, sono stati per una settimana a Barcellona, dal 4 all’11 marzo, presso l’escola “Santiago Ramón y Cajal”, per avviare, insieme ai colleghi spagnoli ed inglesi di Dover, l’attività di ricerca-azione prevista dal progetto.   Si tratta di un percorso ambizioso che vede coinvolte le tre scuole europee in una ricerca-azione che vuole sperimentare una didattica inclusiva attraverso l’uso di varie strategie per l’integrazione degli alunni stranieri, oggi sempre più presenti nelle nostre classi. La sfida di questo nostro progetto è di riuscire a implementare la comunicazione in lingua italiana presso le scuole europee in partenariato, senza che venga meno l’utilizzo della lingua madre di alunni stranieri che parlano lingue diverse e che incontrano serie difficoltà al loro arrivo in una realtà totalmente diversa dalla propria. L’obiettivo si inserisce nella mission per la costruzione di una Europa dell’istruzione e della formazione e, soprattutto, della cultura, con l’ambiziosa finalità educativa di costruire l’Europa dei popoli e delle nazioni a partire dalle diverse realtà scolastiche, facendo seguito al trattato di Lisbona e alle recenti direttive europee.   Diverse sono state le strategie adottate nei diversi paesi: dalle classi di accoglienza, la “sala de recepció”, in Catalogna, dove i ragazzi, divisi in piccoli gruppi per alcune ore a settimana, restano per due o tre anni a seconda se provengono da paesi con lingua di origine neolatina o no, alle feste per l’accoglienza, durante le quali gli alunni stranieri presentano ai loro compagni usi, costumi e tradizioni del proprio paese, agli incontri informali (coffee hour) e formali con i genitori di questi alunni e altre situazioni di formazione e relazionalità.   Per i docenti e per gli altri stakeholders è stato attivato nei tre paesi stranieri un sito dedicato, un gruppo Facebook e, infine, l’anno prossimo sarà realizzato un e-book in cui raccogliere i risultati della ricerca-azione e le buone pratiche sperimentate, rivolto alla comunità dei docenti e a tutti gli interessati alle problematiche dell’integrazione scolastica e multiculturale.   Il prossimo incontro sarà a Mussomeli dal 15 al 20 aprile e diverse saranno le attività di studio e sperimentazione che vedranno coinvolti i docenti che visiteranno la nostra scuola e potranno vedere e sperimentare dal vivo quelle che sono le pratiche per l’integrazione nel nostro Istituto, che vanno dall’affiancamento dell’alunno straniero da parte di un docente (docente di potenziamento) o di un compagno di classe, all’utilizzo di personale esterno proveniente da Associazioni culturali, all’organizzazione di laboratori artistici e creativi, musicali, teatrali, di doposcuola, etc.   Un progetto, quindi, con interventi mirati al rafforzamento delle conoscenze di base nei nostri alunni stranieri ed al coinvolgimento della generalità degli alunni, nell’ottica di un confronto multi-culturale e multi-etnico per l’acquisizione di un fondato senso del rispetto reciproco. “La scuola pubblica, laica e repubblicana, è una macchina formidabile per l’integrazione dei bambini che provengono da paesi stranieri. Siamo sempre lo straniero di qualcun atro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo” (Tahar Ben Jelloun, scrittore, poeta e saggista marocchino).  (Responsabile comunicazione esterna ICS “Paolo Emiliani Giudici” prof. Tonino Calà)

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