CALTANISSETTA – “Una parcella da un milione di euro” che il giudice Silvana Saguto “autorizzo’ a liquidare a favore di Gaetano Cappellano Seminara in quanto legale di alcune societa’ appartenenti all’ex re della sanita’ privata Michele Aiello”. Lo ha riferito oggi Andrea Dara, commercialista, teste al processo che si celebra a Caltanissetta nei confronti dell’ex presidente della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo e di altri 14 imputati per la gestione dei beni confiscati alla mafia.
Dara e Cappellano Seminara, ‘re’ degli amministratori giudiziari, per alcuni anni hanno collaborato nella gestione dei patrimoni, ma poi i rapporti si sono deteriorati. “Lui – ha spiegato – si sentiva al centro di tutto e gli altri erano satelliti di poca importanza. Era un professionista impegnato in tantissime procedure”. Il testimone ha poi parlato delle pressioni ricevute dalla Saguto per liquidare all’avvocato Seminara la parcella da un milione di euro che presento’ al tribunale in quanto legale di alcune societa’ che facevano capo ad Aiello.
“Nel febbraio 2012 Seminara scrisse alla Saguto chiedendo il riconoscimento di quanto gli spettava. Io, in quanto amministratore giudiziario, con una mia relazione risposi muovendo alcuni rilievi. Il 12 aprile la Saguto emise il decreto di liquidazione da 1 milione di euro. Villa Santa Teresa, all’epoca in difficolta’ economiche e finanziarie, a quel punto fu costretta a dismettere delle obbligazioni poiche’ Cappellano rifiuto’ il pagamento da noi proposto che consisteva in 400 mila euro subito e il resto dilazionato in 12 e 18 mesi. La Saguto dispose anche la dismissione dei titoli. Mi consiglio’ che nel caso in cui avrei impugnato il suo provvedimento sarebbe stato meglio dimettermi”.
Mafia, processo Saguto a Caltanissetta: teste “parcelle da un milione a Seminara”
Gio, 22/03/2018 - 09:09
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