MUSSOMELI – Abbiamo sentito il presidente del Consiglio, Gero Valenza, in merito alla richiesta da parte del Tribunale di Caltanissetta di dichiarare incompatibile il consigliere di maggioranza Enzo Guadagnino. Tale richiesta sarà oggetto di discussione alla prima seduta utile del Consiglio comunale, ovvero o la prossima settimana oppure nei giorni immediatamente successivi alle elezioni nazionali. Consigliere all’opposizione nella passata legislatura 2010-2015 quando il Comune era guidato dal sindaco Salvatore Calà, Guadagnino alle ultime elezioni era risultato il primo dei non eletti nella sua lista, piazzandosi subito dopo Seby Lo Conte che, dimessosi da tale carica per fare soltanto l’assessore, gli lasciò il posto libero. Lo scorso anno, poi, Guadagnino aderì al gruppo “Noi con Salvini”. Nella passata legislatura, Guadagnino, in qualità di genitore, insieme alla moglie, aveva adito le vie legali contro il Comune a seguito della caduta dallo scooter di suo figlio, a causa di una buca stradale non segnalata. Il ragazzo riportò dei danni e fu anche ricoverato in ospedale. Da lì l’avvio della causa che è arrivata al capolinea nel primo grado di giudizio, col Comune condannato. Di questi giorni la notizia che a seguito di richiesta da parte della Procura, il segretario generale del Comune ha scritto al presidente Valenza, e ovviamente ha informato lo stesso consigliere, evidenziando da parte del Tribunale la sua incompatibilità. Sia l’interessato che il sindaco, Giuseppe Catania, asseriscono tuttavia che il problema non sussiste, avendo già in passato Guadagnino, con propria nota formale, rinunciato alla sua parte di rimborso. Rinuncia di nuovo formalmente reiterata, visto che della prima non ci troverebbe più traccia. Molte più caute le dichiarazioni del presidente Valenza: “A seguito della condanna del Comune nella causa in corso, il Tribunale ha evidenziato che scatta l’incompatibilità nei confronti di Guadagnino, che da parte sua sostiene di avere già dichiarato e messo per iscritto in passato, di rinunciare al risarcimento a lui spettante. Di quella formale rinuncia però in Tribunale non né se ne trova copia agli atti né la stessa è stessa protocollata al Comune. Anche il legale di Guadagnino sostiene di avere fatto pervenire quella rinuncia scritta in Tribunale, ma dal Tribunale è arrivata appunto la richiesta di dichiarare l’incompatibilità del consigliere. Sono stato quindi investito della questione come presidente, per cui la porteremo in Consiglio comunale dove, con l’avallo del Tribunale, a Guadagnino sarà formalmente contestata tale incompatibilità, dandogli al contempo 10 giorni di tempo per predisporre le proprie memorie in sua difesa. Poi sarà il Consiglio comunale a pronunciarsi in merito. Della nuova lettera di rinuncia del consigliere Guadagnino, non so nulla, ne prenderemo atto formale se così sarà. Di fatto c’è qualche passaggio poco chiaro in tutta questa storia che va chiarito. Nulla di personale ovviamente, ma soltanto obblighi istituzionali derivanti dalla formale richiesta del Tribunale”. (di ROBERTO MISTRETTA)