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L’Accademia della lingua siciliana ha incontrato gli studenti della scuola di Marianopoli

Carmelo Barba

L’Accademia della lingua siciliana ha incontrato gli studenti della scuola di Marianopoli

Gio, 22/02/2018 - 07:35

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MARIANOPOLI –  Si è svolto, ieri mattina, il seminario celebrativo della lingua siciliana presso la Sala Sikania del Comune di Marianopoli, dove l’Accademia della lingua siciliana ha incontrato gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, docenti e famiglie.  Ad aprire i lavori,  il dirigente dell’Istituto Comprensivo Vallelunga-Marianopoli, la prof. Graziella Parello,  che, dopo aver ringraziato i presenti,  ha sottolineato che la data scelta per il seminario non è casuale perché  il  21 febbraio si celebra la giornata internazionale della lingua madre, giornata indetta dall’UNESCO per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo.  Il Sindaco di Marianopoli Salvatore Noto, presente al seminario, si è detto onorato di accogliere l’accademia nel suo paese, sottolineando l’importanza di valorizzare il siciliano per non perdere le proprie radici irrinunciabili e irripetibili.  Ha voluto concludere il suo breve intervento con la lettura di una poesia siciliana dal titolo “Ioca Ninuzzu”.  Il presidente dell’Accademia dott. Giuseppe Petix si è soffermato sulle sfumature del dialetto siciliano a testimonianza delle molte dominazioni succedutesi in Sicilia, sottolineando che il siciliano non è una storpiatura della lingua italiana,  ma una lingua vera e propria, nata prima della lingua italiana, di cui andare orgogliosi e non vergognarsi!   Ha fatto seguito l’intervento del dott. Enzo Cassata, cultore della lingua siciliana, ricordando Camilleri che ha dato la possibilità di diffondere la lingua siciliana, precisando che il siciliano è stato riconosciuto dall’ UNESCO come lingua regionale. Ha anche sottolineato che la funzione dell’ Accademia è rinvigorire la lingua siciliana per non perdere questo grande patrimonio.  La conclusione è stata affidata al prof. Genchi Fonso che ha fatto ascoltare una poesia in siciliano del poeta Ignazio Buttitta. Proseguendo nel suo intervento ha detto che dentro la lingua c’è la storia stessa della Sicilia. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che il bilinguismo ha effetti positivi sulla creatività e flessibilità cognitiva. Durante il seminario è stato fatto ascoltare l’inno siciliano, a cui, alzata, si è associata la platea. Ai convegnisti sono arrivati i saluti dello storico e scrittore prof. Calogero Rotondo. Erano presenti altri membri dell’accademia: il prof Alfonso Zambuto e l’avvocato Vittorio Agrò.   Assai soddisfatte le insegnanti che si sono prodigate nella organizzazione del convegno Palmina Lo Re Palmina, Angelica Lo Iacono, Antonietta Vullo  e la signora Caterina Carsidona.

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