CALTANISSETTA – Alternanza scuola-lavoro nonché un’appassionante momento di formazione e aggiornamento, hanno caratterizzato la visita didattica che le classi del triennio dell’IPSIA “G. Galilei” di Caltanissetta, ad indirizzo odontotecnico, hanno effettuato all’Expo Odonto Sud di Catania.
Il centro fieristico “Le Ciminiere” ospita, dal 17 al 19 febbraio, il salone mediterraneo  rivolto ai professionisti del settore dentale: è l’appuntamento più importante dell’anno per i professionisti di questo settore.
La visita didattica, che nasce nell’ambito del progetto alternanza scuola-lavoro, ha coinvolto 100 alunni ai quali è stata offerta l’opportunità di svolgere un percorso didattico di straordinaria valenza educativa.
Docenti e alunni sono stati accolti dalla dott.ssa M. Grazia Cannarozzo, presidente del Cenacolo Odontostomatologico Italiano che, in una sala-conferenze con il supporto di materiale didattico multimediale, ha relazionato sulle tecniche digitali inerenti l’ortodonzia.  Successivamente gli alunni sono stati guidati in un percorso attraverso una vasta area espositiva che ha permesso loro di incontrare diverse aziende dentali italiane dove toccare con mano le più avanzate innovazioni del settore. I ragazzi hanno avuto l’occasione di osservare un’esposizione completa dei prodotti digital presenti sul mercato, nonché essere coinvolti in un workshop sul tema “Digital Workflow”, che ha permesso loro di sperimentare tutto ciò che serve per digitalizzare il flusso di lavoro tra odontotecnici e odontoiatri. Hanno così sperimentato il futuro dell’impronta dentale digitale e osservato come è possibile realizzare un modello dell’arcata dentale, non più in gesso, ma avvalendosi di attrezzature costosissime e all’avanguardia, come la stampante in 3 D.
Tale evento formativo ha suscitato nei ragazzi tanta curiosità e passione, la stessa passione che anima le attività di tutti i professionisti che operano nel settore dentale.
Si tratta di iniziative che, in linea con i principi dell’”open education”, recentemente ribaditi dalla Commissione Europea, vedono nel ricorso alle risorse educative “aperte”, pubbliche e accessibili a tutti, un’opportunità di contribuire a promuovere la cultura e la “professionalità” nel sistema scolastico.