CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Opportuno, oltre che colto e tristemente spassoso, l’intervento dell’Architetto Leandro Janni. Nel suo amaro impasto satirico aggiungerei solo delle note dolorosamente nostalgiche (per me) riferite al periodo nel quale tutto (lo stesso olistico “progetto del mondo”) si sarebbe dovuto decidere nelle “democratiche” (allora aggettivi come “inclusivo” e “partecipato” non erano praticati) assemblee sessantottine, dominio assoluto dei letterati (meglio se poeti strimpellanti), dei sociologi e degli psicologi. Tutti gli altri erano solo tollerati. Comunque ammessi in cattedra i soggetti (o soggette???) di genere femminile, ma solo se bone.
“Pupi siamo, caro signor Fifì”, e subito dopo, con la corda seria, Ciampa si sarebbe chiesto se a Caltanissetta sia mai stata avviata una revisione dello studio geologico del PRG, dunque del territorio dove dovranno essere effettuate le partecipate scelte urbanistiche.
E’ il caso di chiarire:
Ma è soprattutto vero che:
Per ciò che interessa il territorio di Caltanissetta si tenga conto, ad esempio, che gli eventi dell’alba dell’ 11 Agosto 2008 nel quartiere S. Anna, in contemporaneità (tranne l’evento parossistico del pomeriggio dello stesso giorno) con l’attivazione delle maccalube di Terrapelata hanno mutato il quadro geologico conoscitivo. Mentre grazie all’interferometria si può dare adesso una interpretazione compiuta, e non solo azzardata, dei fenomeni evolutivi della “zona industriale Calderaro” e del “ringiovanimento” (si dice così quando franano) dei versanti della “Difesa”, dietro il cimitero Angeli.
Tutto ciò vent’anni fa non era conosciuto, e non poteva essere previsto, nello studio geologico del PRG di Caltanissetta. Si tenga conto che tale studio ubbidisce ancora ai dettami della circolare regionale T.A. n. 2222 del 31 gennaio 1995, ampiamente superata ormai dalla circolare regionale T.A. n. 57027 del 15 ottobre 2012, dalla circolare regionale T.A. n. 1588 del 14 gennaio 2014 e infine dalla circolare regionale T.A. n. 28807 del 20 giugno 2014; quest’ultima è addirittura rivoluzionaria rispetto alle altre e dà risposte a problematiche fino ad ora mai affrontate come quella di un quadro geologico territoriale a scala regionale continuamente aggiornabile proprio grazie agli studi dei singoli PRG.
Vero è che proprio ai sensi della stessa circolare regionale T.A. n. 28807 del 20 giugno 2014 lo studio geologico di Caltanissetta è perfettamente valido,…ma solo…”per legge”. Si sa, la cosa essenziale per il burocrate è scaricare la responsabilità a qualche altro, se poi la si scarica su una legge, meglio: non sarà stata colpa di nessuno. Ma la geologia e le vera sicurezza del territorio è un’altra cosa.
Inoltre, niente impedisce che, nonostante la legge, un’amministrazione consapevole si doti di uno strumento di conoscenza territoriale come lo studio geologico di P.R.G. (o se si vuole territoriale) aggiornato allo stato dell’arte delle conoscenze attuali (e non quelle di vent’anni fa) prima di fare scelte urbanistiche di qualsiasi tipo.
I palazzi crollano e le frane avvengono nonostante le leggi, le circolari regionali obsolete ma “valide”, le scelta urbanistiche partecipate e le demagogie fin troppo spiccate.
(Arcangelo Pirrello)