CALTANISSETTA – Al via stamane al Tribunale di Caltanissetta, il processo nei confronti di Silvana Saguto, ex presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo e di altri 13 imputati. Circa un’ottantina, 77 per la precisione, i capi di accusa contestati agli imputati, dalla corruzione alla concussione, dalla truffa aggravata al riciclaggio. Avrebbero messo in piedi un vero e proprio “sistema” sulla gestione dei beni confiscati alla mafia, che sarebbe ruotato proprio attorno al magistrato che – secondo gli inquirenti – muoveva le fila e dettava direttive e strategie. Le indagini del nucleo di polizia tributaria di Palermo hanno svelato che c’era un “cerchio magico” attorno a Silvana Saguto, costituito da un gruppo di amministratori giudiziari, sempre gli stessi. Una gestione che non lasciava nulla al caso secondo la procura di Caltanissetta. Oltre al giudice Saguto, sul banco degli imputati ci sono ex amministratori giudiziari e professionisti: Walter Virga, Carmelo Provenzano, Emanuele Caramma, Lorenzo Caramma, Francesca Cannizzo, Lorenzo Chiaramonte, Rosolino Nasca, Vittorio Pietro Saguto, Roberto Di Maria, Roberto Nicola Santangelo, Maria Ingrao, Calogera Manta, Aulo Gabriele Gigante. Sono 45 le parti civili comprese le istituzioni dello Stato.
Anche la Regione Sicilia e il Fai hanno chiesto di costituirsi parte civile, nell’ambito del processo iniziato questa mattina a Caltanissetta nei confronti del giudice Silvana Saguto e di altri 13 imputati. La corte, presieduta dal giudice Andrea Catalano (a latere Valentina Balco e Salvatore Palmeri) ha rinviato l’udienza al 31 gennaio, nell’aula bunker di Caltanissetta per permettere alle parti di potersi esprimere in merito alle richieste. In aula, a rappresentare l’accusa, i Pm Maurizio Bonaccorso e Claudia Pasciuti. Sono quasi 300 i testi citati dalle parti. Ci sono magistrati, alcuni membri del Csm, amministratori giudiziari, periti e alcuni militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Palermo che ha condotto le indagini. Oltre a Saguto, sono a giudizio l’amministratore giudiziario Nicola Santangelo, il padre della Saguto, Vittorio, il marito Lorenzo Caramma e il figlio Emanuele, il funzionario della Dia, il Tenente Colonnello Rosolino Nasca, i docenti universitari Roberto Di Maria e Carmelo Provenzano, la moglie e il collaboratore di Provenzano, Maria Ingrao e Calogera Manta, l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, l’amministratore giudiziario Aulo Gigante, l’ex giudice della senza misure di prevenzione Lorenzo Chiaramonte e l’amministratore giudiziario Walter Virga.