LICATA – “Se da un lato l’operazione dei carabinieri ha sferrato un duro colpo al racket delle estorsioni dall’altro emerge una realta’ difficile da mandare giu’; ovvero la mancanza di collaborazione e di denunce da parte delle vittime del pizzo. Con questa fotografia della realta’, che ha dato il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi, dobbiamo fare i conti ed e’ qui che dobbiamo entrare in gioco noi Comuni incentivando la denuncia contro il racket delle estorsioni offrendo alle vittime un ulteriore incentivo, oltre alla responsabilita’ di un atto civico e morale, quale l’esenzione dal pagamento dei tributi locali come abbiamo fatto a Licata”. Lo ha detto il commissario straordinario di Licata, Mariagrazia Brandara, sottolineando l’iniziativa messa in campo dal Comune della provincia di Agrigento, “per continuare la crociata contro usura ed estorsioni a favore delle vittime che rompono il muro del silenzio e denunciano i loro aguzzini”. Il Comune di Licata, noto alle cronache per la presenza di un fitto abusivismo edilizio, di recente commissariato (dopo la sfiducia del consiglio comunale all’ex sindaco in carica) ha predisposto infatti “agevolazioni sui tributi locali per coloro sono stati vittime di attivita’ estorsive e usura e hanno denunciato i loro estorsori”.
L’obiettivo del commissario Brandara e’ mettere a disposizione degli operatori economici locali, siano essi esercenti di attivita’ imprenditoriale, commerciale, artigianale o liberi professionisti, misure agevolative per affrontare momenti economici difficili attraverso l’esenzione dalle tasse. “Il ritorno alla legalita’ passa anche attraverso la denuncia delle estorsioni e la lotta all’usura. Due strumenti che oltre a pesare sul tessuto economico e sociale, permettono alla criminalita’ organizzata di mantenere il controllo del territorio – ha spiegato il commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara -. Questo strumento, che ho fortemente voluto, costituisce un incentivo per spronare la coscienza civica di ognuno, a difendere i propri diritti, nel segno della legalita’, del rispetto delle leggi, e mediante il ricorso agli organi inquirenti. So che non per tutti e’ facile agire in questo modo, e l’allarme lanciato dal procuratore di Palermo, Lo Voi dopo il blitz antiracket va in questa direzione; spesso si sta a subire silenziosamente le minacce e gli attacchi ricevuti dalla criminalita’ organizzata, dagli estorsori e dagli usurari, ma il silenzio non porta alla fine del fenomeno, piuttosto al fallimento del proprio patrimonio, e, cosa ancora piu’ grave, alla perdita della propria dignita’, un valore che va assolutamente difeso, con il ricorso ai mezzi che la norma ci mette a disposizione. Lo Stato c’e’, e ci sara’ sempre per la difesa dei diritti di ogni singolo cittadino e di ogni singolo operatore economico”.
Il regolamento in questione era stato approvato a seguito di un’apposita direttiva commissariale dal Consiglio Comunale con deliberazione 75 dell’8 settembre 2015 ma non ha mai trovato applicazione negli anni a seguire fino ad oggi, dopo che e’ stato rimesso in vigore.
Tante le azioni amministrative messe in campo dal Commissario straordinario Brandara durante il suo precedente incarico di Commissario Straordinario del Comune di Licata, fra cui importanti atti e indirizzi in materia di trasparenza e di contrasto al malaffare: dal sopra citato riconoscimento di agevolazioni sui tributi locali in favore delle vittime di usura e racket, all’obbligo di costituzione di parte civile dell’Ente in tutti processi penali riguardanti i reati dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione e i reati di associazione mafiosa commessi nel territorio. Di fondamentale importanza i provvedimenti approvati in tema di beni confiscati alla criminalita’ organizzata: dalla pubblicazione dell’elenco previsto dal Codice Antimafia, anche con dati georeferenziati, alla predisposizione di un Regolamento per una maggiore trasparenza su affidamento e gestione degli immobili sottratti alla mafia e acquisiti al patrimonio comunale, sui quali il Commissario Straordinario ha anche disposto verifiche per accertarne la legittima occupazione.