Troppo piccolo per capire il pericolo nascosto tra le onde del mare ma grande abbastanza per intuire le speranze riposte in quel viaggio, Said partito con le ferite di un bambino arriva a destinazione con le cicatrici di un uomo.
Immigrazione, bullismo, diversabilità i temi affrontati con il linguaggio della danza, della recitazione, musica e fotografia che ha conquistato il pubblico presente in sala.
Un’idea piaciuta al direttore del Cefpas Angelo Lomaglio che ha creduto al progetto sposandolo e inserendolo tra gli appuntamenti del Salus Festival.
“Parlare i temi sociali oggi – ha affermato Giovanni Di Lorenzo ideatore dello spettacolo, direttore della produzione e della fotografia – non è semplice noi abbiamo voluto farlo attraverso l’art e il linguaggio del corpo per comunicare ed emozionare. Uno spettacolo che ben si sposa con gli obiettivi del Salus Festival parlando di salute, di emozioni, di immigrazione attraverso il racconto degli sbarchi e dei clandestini”.
Sul palco il corpo di ballo della “Trinacria Dance Company” sotto la direzione artistica del noto ballerino Leon Cino vincitore della terza edizione di “Amici” e ballerino professionista per anni del talent che ne ha curato le coreografie assieme ad Ernesto Forni. I testi di Ivan Giumento, che ha curato anche la regia, sono stati interpretati magistralmente da Nicola Puleo.
Ad emozionare il pubblico anche la voce di Loredana Di Maio e Dalia Di Prima che ha cantato la canzone “Salv_ami” da lei scritta e accompagnata dalle musiche arrangiate dal maestro Aldo Giordano.
Uno spettacolo prodotto da Euroevents che ha visto la collaborazione della cooperativa Etnos grazie alla quale è stato insignito del patrocino del Ministero degli Interni, dello Sprar, del libero Consorzio di Comunale di Caltanissetta e dei comuni di Caltanissetta e San Cataldo.