Ebbene Mussomeli con i suoi 18,1 giorni di assenze retribuite pro capite (tra ferie, congedi, permessi e malattie) è il Comune meno assenteista dell’intera Sicilia e conquista il podio d’onore anche a livello nazionale, dove si piazza subito dopo il Comune di Biassono (Monza e Brianza ) con 14 giorni a dipendente comunale.
Si tratta di numeri e graduatorie che vengono fuori dal primo Rapporto sui Comuni realizzato da Ermes PA (in coordinamento tra Pubbliformez e Neboricerche Pa), che ha censito ottomila comuni dove lavorano ben 346.123 dipendenti comunali.
La media nazionale di assenze retribuite ammonta a 50,2 giorni. La maglia nera l’hanno conquistata due comuni calabresi: Locri (99,4 giorni) e Condofuri (con 86,1 giorni), ma in
Insomma hanno di che andare davvero fieri i dipendenti comunali di Mussomeli, comune di meno di 12.000 abitanti, a cui negli anni certo non sono state lesinate critiche, basti ricordare infatti l’attacco frontale che un vicesindaco portò contro di loro negli anni Novanta, quando li accusò di assenteismo e si scagliò perfino contro i medici accusandoli di compiacenza. Ne nacque una feroce polemica che perdurò per giorni e giorni.
Ma anche in anni più recenti (2007), a seguito di qualche segnalazione mirata, il martedì, giorno di mercato, venne eseguito un blitz congiunto della Guardia di Finanza della Brigata di Mussomeli e dei Carabinieri della locale Compagnia a seguito del quale si parlò di 17 denunce, ma l’allora vicesindaco Piero Sorce smentì seccamente: “Macché blitz al Comune, si è trattato di un normale controllo come altri ne sono stati effettuati nel passato. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno rilevato le presenze di tutti i dipendenti comunali. Da quello che mi risulta, per quanto mi confermano i dirigenti, non è stata riscontrata nessuna irregolarità. Purtroppo appartiene alle leggende metropolitane il fatto che il martedì che coincide col giorno di mercato, si verificano assenteismi. Qua gli impiegati lavorano tutti”.
E sulla vicenda, a difendere onore e onestà dei dipendenti comunali, intervennero con fermezza anche i sindacati e l’allora segretario comunale, Rosario Alaimo Di Loro.
Dipendenti che oggi vivono ovviamente con legittima soddisfazione tale riconoscimento e che negli anni hanno anche patito, per alcuni mesi di seguito, perfino la mancata erogazione dello stipendio quando la mancanza di liquidità fece penare amministratori e amministrati.(di ROBERTO MISTRETTA)